16.500 morti dall’inizio della rivolta contro la dittatura di Bashar al – Assad. Questo è il bilancio delle vittime stilato dalle organizzazioni non governative presenti in Siria. 4.151 governativi, 870 disertori e soprattutto 11.486 civili indifesi. Ormai è chiaro che il cessate il fuoco e la proposta di trasizione politica del mediatore delle Nazioni Unite, Kofi Annan sia fallita principalmente per un motivo: la proposta non prevede le dimissioni di Assad e questo è inaccettabile per gli oppositori. In questi 17 mesi di guerra civile, troppo poco si è fatto per sensibilizzare l’opinione pubblica e per far cessare gli stupri, le torture e gli omicidi di massa perpetrati dai mercenari pagati dal feroce dittatore siriano. Non servono a nulla, purtroppo, le risoluzioni Onu, restano pezzi di carta. Bisogna intervenire subito per mettere la parola fine su questa tragedia. L’ultima uscita di Assad, a proposito dell’incidente con l’aereo turco, ci ricorda chi è questo signore: “E’ chiaro che sarei stato contento se questo fosse successo con un aereo israeliano”. Deve essere una priorità per la comunità internazionale fermare il terrore, Stand Up Speak Up
3 Luglio 2012