Il 21 agosto dice ancora qualcosa a qualcuno? La scena dei carri armati a Praga, l’atto di potenza che segna l’inizio evidente del crollo dell’Urss (rispetto all’invasione d’Ungheria del novembre 1956 nessuno ormai più credeva alla funzione liberatrice del carro armato sovietico) chi se la ricorderà? Non so quanti oggi pensino davvero a quella data come il segno di un trapasso d’epoca. Se si dovesse valutare che cosa abbiamo visto a Mosca in questi ultimi giorni, soprattutto le proteste alla fine poco partecipate alla condanna delle Pussy Riot, si dovrebbe riconoscere che ancora una volta quel ciclo che si era aperto con l’invasione di Praga si sia chiuso e la maggioranza pensi che la protesta o la richiesta di libertà sia un optional e che ancora una volta sia meglio (o forse più saggio) rifugiarsi sotto le ali protettrici del “piccolo padre”.
20 Agosto 2012