Nuovo MondoCome distruggere Barack Obama con la nuova Guerra Santa

Vogliamo veramente credere che un film, per quanto provocatorio e demenziale sull’Islam e sulla vita di Maometto, basti per scatenare tutto questo putiferio anti-Usa improvvisamente in Libia, in Eg...

Vogliamo veramente credere che un film, per quanto provocatorio e demenziale sull’Islam e sulla vita di Maometto, basti per scatenare tutto questo putiferio anti-Usa improvvisamente in Libia, in Egitto, in Tunisia, in Yemen ovvero in tutti quei paesi che gli Usa stessi hanno aiutato nella loro inutile Primavera? Come non vederci un piano ben preciso a meno di due mesi dalle elezioni per liquidare Barack Obama?

Da quanto tempo si parla di Obama come di un novello Carter, invischiato in una pesante recessione economica, nella pesante crisi iraniana, nell’uomo della pace che negli Usa equivale a fallito, perdente, pavido, incapace di affrontare le crisi? E non fu forse Carter a perdere con uno dei candidati repubblicani più improponibili (alla fine poi non fu così), attore di secondo piano, tal Ronald Reagan?

Non è normale che ambasciate e consolati americani siano stati assaltati in modo così duro, con l’ingresso di persone oltre i cancelli, una vera e propria invasione e che in tutto questo marasma non ci sia stata una difesa anche dura dei marines che in altre circostanze non hanno rinunciato a sparare, rischiando anche di uccidere molti civili, non ci sia stato alcun avvertimento ed alcuna previsione da parte della CIA o dei servizi segreti e soprattutto ci sia stata l’accondiscendenza o l’assoluta inerzia di stati alleati come Giordania, Arabia Saudita, Israele ed altri.

Sì, direte voi, questa è la teoria del perfetto complottista, tipica di chi pensa che l’attacco alle Torri Gemelle sia stato organizzato in casa, che in fondo Guantanamo è soltanto la normalità di quello che accadde nelle prigioni speciali americane, però nessuno riesce a spiegarsi il motivo di queste coincidenze e per giunta, con un alto funzionario massacrato per la strada e tre morti sulla coscienza, ovvero uno scenario di Usa sotto attacco, invece che una sospensione della campagna elettorale, Mitt Romney ha pensato bene di cogliere la palla al balzo per dire al mondo che Obama è impotente ed impaurito.

Quanto alla Primavera, quello è uno sbaglio tutto targato Obama. Appoggiare i ragazzini senza sapere che dietro quelli si nascondevano i paladini della Guerra Santa, tutto pseudo-terroristi anti-americani e poco conta che si chiamino Fratelli Musulmani, Hezbollah o Al Qaeda, la verità è che ormai in tutti i paesi dove è caduto un dittatore si prepara una repubblica islamica perfino peggiore di quella iraniana, con la Sharia, la caccia al nucleare, la guerra agli Usa. E quale migliore candidato di Mitt Romney, un uomo che non ci penserebbe due volte a lanciarsi contro Iran e Siria e riprendere la guerra a tutto campo, una guerra che fortifica la Grande Nazione Islamica (il sogno di tutti i paesi dell’Islam radicale), la renderebbe vittima ma la arricchirebbe di denari e proseliti.

A questo punto bisogna chiedersi per chi voteranno gli alti gradi militari, quelli dei servizi segreti, la lobby israeliana ed ebraica, l’Islam moderato impaurito dell’escalation di quello radicale, la grande industria che nella guerra troverebbe la manna dal cielo e tutta quell’America orgogliosa che si è vista attaccare di nuovo, in piena crisi economica, e ben presto sognerà il riscatto? Semplice, no. Sono tutti d’accordo.

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