Ho qualcosa da dire…Il senso di un blog….

A volte scrivere su questo blog mina la mia già bassa autostima; avete mai guardato da dove nasce la parola Blog o il suo significato? altro non e’ che la contrazione di Web - log ovvero diario in ...

A volte scrivere su questo blog mina la mia già bassa autostima; avete mai guardato da dove nasce la parola Blog o il suo significato? altro non e’ che la contrazione di Web – log ovvero diario in rete ( fonte Wikipedia).
Questo, per come la vedo io, vuol dire che ogni “blogger” e’ libero di scrivere quello che vuole, parlare di ogni argomento gli frulli per la testa in quel momento, dall’attualità, all’arte, al cinema, allo sport, alle curiosità, ai sentimenti..Qualunque cosa, anche cosa ho mangiato ieri sera a cena che tanto ho gradito!
E la gente che decide di legge questi blog e’ libera di commentare, dibattere, argomentare, condividere, contestare,alimentare , infiammare!
Purtroppo in più di un’ occasione sul mio ( con me si sfogano bene perchè non ho mai scritto per professione ne mai ho studiato per farlo) o su quello di miei colleghi ho letto dei commenti che più che costruttivi o stimolanti erano stronzi…Si, si..ho detto proprio così! il sottile gusto di “insultare” sconosciuti, a volte lo fanno senza neanche metterci il nome, vero o finto che sia e a me, verrebbe voglia di mandarli a quel paese ( per essere delicata). Alcuni addirittura chiedono “ma venite pagati per dire ste cose?” o se “questa ti pare informazione”?
Ma questa NON e’ informazione e’ diario, diario di chi invece ci mette la faccia e per passione, diletto o professione si narra o racconta qualcosa che magari non abbiamo notato, dalle piccole curiosità alle notizie più “ serie”, dalla propria vita quotidiana di mamma, ai sentimenti.
Se io non ho voglia di leggere qualcosa che trovo inutile , semplicemente non lo faccio, ma non mi permetterei mai di essere maleducata verso chi, invece, ci ha messo tempo e dedizione ma soprattutto passione : se non mi piace, cambio pagina, se al contrario mi incuriosisce vado avanti e se trovo qualcosa da dire, cerco di dirla in modo cordiale, anche un po’ ironico, se magari la penso diversamente.
Questo “ pippone” per dire che stasera avrei voluto raccontare la mia serata, ad un classico aperitivo milanese dove mi sono sentita completamente apatica,svuotata, “molla”: in mezzo alla gente come se fossi sola, inattenta ad ogni cosa, disinteressata ad ogni singola parola, come se fossi stata su un altro pianeta.
Ecco di cosa avrei voluto scrivere, e magari confrontarmi con chi, come me, vive un momento riflessivo, tutto sommato più sereno di altri passati, altamente solitario e introspettivo ma non per questo brutto.
Poi ho avuto paura: dei commenti, della cattiveria, dell’acidità e quindi ho preferito sviare il discorso che non cambia lo stato d’animo e mi sono chiusa a riccio!
E visto che non sono capace di pungere, preferisco rannicchiarmi e aspettare che qualcuno mi spieghi come si fa a riaprire il cuore.

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