Laboratorio SiciliaA Caltanissetta Crocetta non sfonda e ritarda di due ore

Caltanissetta - Sono le 19:30 di un lunedì piovoso e autunnale, e i democratici della cittadina siciliana, che si colloca nel baricentro dell'isola, attendono l'arrivo di Rosario Crocetta, candidat...

Caltanissetta – Sono le 19:30 di un lunedì piovoso e autunnale, e i democratici della cittadina siciliana, che si colloca nel baricentro dell’isola, attendono l’arrivo di Rosario Crocetta, candidato alla presidenza della Regione per Pd-Udc-Api. All’iniziativa prende parte anche Lucia Borsellino, figlia del giudice ucciso della mafia, e aspirante assessore alla Sanità dell’eventuale giunta-Crocetta. In prima fila c’è l’ex Ministro delle Telecomunicazione dell’ultimo governo D’Alema, Salvatore Cardinale, accompagnato dalla figlia Daniela, oggi deputato nazionale del Pd. Poco dietro Lillo Speziale, ormai ex deputato regionale del Pd, il quale ha trascorso gli ultimi 20 anni a Palazzo dei Normanni.

Tesserati, simpatizzanti, curiosi (anche di centrodestra), prendono posto per ascoltare il gelese “Saro” Crocetta. «Alla fine, sai, non sarà un granché Crocetta, però non possiamo lasciarci scappare un’occasione del genere: un candidato delle provincia di Caltanissetta candidato alla presidenza della Regione». Passano i minuti, ma di Rosario Crocetta non c’è traccia. Riferiscono a Linkiesta che Rosario Crocetta «è ancora a Mazzarino, sarà a Caltanissetta non prima della 21:30». Nell’attesa si susseguono una serie di interventi di esponenti locali, giovani, e giovanissimi. Ma l’attenzione è scarsa, i nisseni vogliono Rosario Crocetta, e di lui non c’è ancora traccia.

Ore 21:33, a circa due ore dall’inizio dell’iniziativa, la speaker annuncia:«Ci dicono che Rosario Crocetta stia per arrivare». «Era ora», sbotta un incazzato democratico. «Io vado via, mi sono rotto le palle: non ho neanche mangiato», dice a Linkiesta una signora di mezza età.

Alle 21:45 ecco (finalmente) il “compagno Saro”, candidato alla presidenza della Regione per Pd-Udc-Api. Applauso scrosciante al suo arrivo.

In sala la gente ha fretta, vuole sentire Crocetta e poi andare a letto. “Saro” prende la parola alle 22:00, parla per circa un’ora, ma (probabilmente) è già tardi per ascoltare un discorso lungo, incentrato su “legalità” e “antimafia”, e gli attacchi a Leoluca Orlando. Tant’è che un curioso sussurra a Linkiesta:«E Crocetta sarebbe il candidato della rivoluzione in Sicilia? A questo punto, le dico, vincerà Musumeci». «Non è un candidato che spacca. Troppa retorica, e troppo lungo il suo discorso».

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Twitter: @GiuseppeFalci