Palermo – Giornata uggiosa nel capoluogo siciliano a 16 giorni dal voto, considerato dal Palazzo romano “test nazionale”. Sarà così? Macché, in città l’aria da campagna elettorale non si percepisce affatto. Si cammina ma nessuno parla del voto. Pochi manifesti per strada, pochi facsimili per terra: non c’è il clima da campagna elettorale.
Oltretutto, l’agenda politica delle elezioni regionali non prevede grandi eventi con big della politica nazionale. A parte il leader di Idv, Antonio Di Pietro, da oggi in città per una decina giorni «per consentire di raggiungere lo sbarramento del 5%», riferiscono a Linkiesta, c’è davvero poco. Ieri Massimo D’Alema è stato a Castelvetrano. Domani Nichi Venndola terrà una conferenza stampa con la candidata della sinistra (Fds-Idv-SeL), Giovanna Marano, e con Claudio Fava. Il 17 e il 18 prossimo ci sarà il segretario nazionale Pierluigi Bersani. Addirittura il rottamatore Matteo Renzi, candidato alle primarie del centrosinistra, sarà nell’isola il 2, il 3 e il 4 novembre, all’indomani del test nazionale. Poi?
Poi c’è Beppe Grillo. E’ lui il protagonista della campagna elettorale. E’ lui che girerà in lungo e in largo l’isola, arrivando a toccare paesini come Canicattì e Mazzarino. Però
Sullo sfondo c’è una città disinteressata alla politica regionale, e non appassionata alla campagna elettorale di questi giorni. Oggi, in un bar del centro, in via Principe di Belmonte, non si parlava di Micciché, Musumeci, Crocetta, Marano, etc… Si parlava di Matteo Renzi. Una signora chiedeva ad un’altra:«Ma quando si voterà per le primarie?». E quell’altra:«A fine novembre. Io voterò per Renzi. E tu?». E la prima:«Assolutamente».
Twitter: @GiuseppeFalci