Che molti dei servizi offerti dalla rete siano gratuiti è una delle grande illusioni che internet ci propina, ma questo oramai lo sanno in molti. Siti come Facebook o Google tracciano i nostri movimenti sulla rete e li usano per inviarci pubblicità mirate interagendo con varie agenzie di web marketing.
Google, ai suoi albori, aveva un grande problema: come creare profitto con un motore di ricerca in internet. Così Larry Page e Sergey Brin “inventarono” le ads word, in pratica in aggiunta ai risultati di ricerca venivano mostrati annunci di siti per comprare prodotti inerenti alle parole chiave. Tale idea fu copiata dal sito Overture, il cui fondatore si era resa conto di come i motori di ricerca potessero diventare delle moderne pagine gialle. Internet, come tutti i servizi gratuiti, si regge sulla pubblicità e sui dati che gli utenti forniscono.
Il tema della tracciabilità, attivata grazie ai cookies, è più che controverso. Sono in molti a ritenere che degli annunci mirati siano utili e non diano fastidio. Ma sta di fatto che la maggioranza vorrebbe sentirsi più protetta nella propria navigazione, ma non possedendo un’adeguata alfabetizzazione informatica fa fatica a districarsi tra le mille impostazioni di privacy di Google, Facebook ed altri siti, che conservano i nostri dati e i nostri movimenti sulla rete per trarne profitto.
Nei recenti giorni è stata rilasciata un’estensione di Google Chrome che potrebbe risolvere questo annoso problema, si chiama PrivacyFix e potete scaricarlo qui. Un estensione non è nient’altro che un software da installare sul proprio browser di navigazione (in questo caso Google Chrome). Una volta installato per usarlo dovete andare all’indirizzo www.privacyfix.com e da lì usarlo.
Anche se privacyfix è integrabile solo con Chrome non è stato creato da Google ma dall’associazione privacychoice.org, il cui scopo è appunto quello di proteggere la privacy degli utenti. Il fondatore Jim Brock ha affermato che la politica della privacy di siti come Google e Facebook è improntata sul profitto, non di certo sulla tutela dei dati sensibili degli internauti.
Il software in questione è altamente intuitivo e facile da utilizzare per tutti. Grazie ad esso possiamo fare un check-up completo di tutte le impostazioni di privacy sia di Google che di Facebook. Quando decidiamo di correggere determinati settaggi siamo indirizzati subito nella pagina desiderata, ci viene detto cosa dobbiamo fare ed anche quali sono i pro e quali i contro di determinate scelte. Ad esempio se decidiamo che i link da noi pubblicati sono visibili solo ai nostri amici avremo una maggiore privacy, ma allo stesso tempo il nostro profilo sarà meno raggiungibile da parte di altri. Se Facebook pare che voglia nasconderci le opzioni per conservare la nostra privacy, Privacyfix le trova immediatamente per noi.
Possiamo sapere anche qual’è il profitto che i due siti ricavano con le nostre attività, ci viene palesato che il servizio è solo in apparenza gratuito. Non fatevi ingannare dall’esempio riportato, nel mio caso Facebook realizza qualcosa come 14 dollari l’anno e Google 227 dollari sempre all’anno.
Ovviamente non ci sono solo Google e Facebook a minare la nostra privacy, difatti l’estensione ci informa anche di tutti quei siti che tracciano i nostri cookies e che grado di protezione ricevono i nostri dati. Se ad esempio la nostra mail, con la quale ci siamo registrati in un determinato sito, viene girata a compagnie esterne ed in tal caso PrivacyFix ci da la possibilità di inviare mail modello da inviare ai siti per chiedere di evitare certe azioni.
Infine possiamo attivare uno strumento, inserito nella barra di ricerca che ci informa del livello di tracciabilità del sito su cui stiamo navigando.