Un tempo erano “spread”, ”derivati” e altri orpelli della Finanza. Ora che la crisi coplisce anche sottopelle, si apre il vocabolario degli psicologi.
Sono loro che insegnano una nuova parola: resilienza. Indica la capacità di superare le difficoltà, di lottare senza scoraggiarsi. Resiliente è la persona che, passata la tempesta, si ritrova più forte di prima.
Gli ingegneri la conoscono come proprietà dei materiali: sono resilienti quelli che resistono agli urti senza spezzarsi.
Ma la definizione più bella è quella della Biologia: resilienza è la capacità di un ecosistema (anche l’organismo umano lo è) di ricreare l’omeostasi, l’equilibrio delle risorse dopo l’intervento di un fattore esterno. Un imprevisto che può provocare un deficit di risorse rispetto alla capacità di carico dell’ecosistema.
Insomma, i darwiniani di oggi la indicherebbero come qualità indispensabile per la sopravvivenza della specie. Quella umana.