Sì, abbiamo letto bene, non abbiamo aggiunto tre zeri. Il bando pubblicato lo scorso agosto dall’Inail, l’Istituto nazionale contro gli infortuni sul lavoro, lo dice chiaro e tondo:
Oggetto dell’appalto triennale: i servizi di gestione e sviluppo software e la gestione delle attività redazionali del sito istituzionale, per un valore di circa 25 milioni di euro. Il risparmio stimato per l’Istituto ammonta a circa 4 milioni di euro.
La gara, che prevede un’asta al ribasso, è gestita da Consip, società che si occupa dell’acquisto di beni e servizi per conto della pubblica amministrazione. Alla faccia del «risparmio stimato di circa 4 milioni di euro per l’Istituto, grazie all’introduzione di meccanismi innovativi per la gestione della fornitura». Nel dettaglio, la gara è suddivisa in due: «il lotto 1, per i servizi di sviluppo software e gestione dei siti web, ha un importo globale a base d’asta di 20.113.000 euro (IVA esclusa)». La gestione vera e propria del sito, invece «ha un importo globale a base d’asta è di 4.666.200 euro (IVA esclusa)».
L’Unità è stata la prima a denunciare il bando milionario, raccogliendo la testimonianza del sindacalista Marco Bazzoni e del deputato leghista Marco Rondini, che la scorsa settimana ha presentato un’interrogazione sulle cifre irrisorie destinate ai familiari delle vittime degli infortuni sul lavoro.
Qualche giorno dopo, curiosamente, sul sito dell’Inail compare una nota stampa in cui, «al fine di poter giudicare in modo più consapevole le ragioni e il profilo economico della gara […] si mette a disposizione una scheda tecnica sintetica su finalità e caratteristiche del sito, e sul tipo di attività “redazionali”». Si snocciolano alcuni dati, ammettendo che l’infrastruttura risale al 2000: «Nel 2011 il sito è stato utilizzato per il trattamento di circa 10 milioni di documenti. Ha più di 800mila utenti registrati. Nel primo semestre del 2012 ha sostenuto più di 10 milioni di visite, con una media giornaliera di visitatori di circa 40 mila e un picco giornaliero di circa 100 mila. Mette a disposizione la banca dati statistica (più di 200 tabelle e poco più di 1.600 report consultabili e navigabili). […] Mediamente può sostenere 1.200 accessi concorrenti per minuto (con picchi di 224 accessi in due secondi)».
Poco più sotto si specifica ancora che: «Quando si parla di attività “redazionali” non ci si riferisce all’attività di tipo giornalistico. Si tratta della redazione dei documenti tecnici che entrano nei processi gestionali, nelle procedure amministrative e nei servizi che Inail deve fornire». Come confermano a Linkiesta dalla Consip, la base d’asta così elevata si riferisce ad un contratto triennale di gestione dei servizi di e-government, direzione verso la quale l’esecutivo Monti sta spingendo molto. Insomma, si tratterebbe di un qui pro quo in termini di comunicazione. Per carità, può capitare. Eppure la tempistica delle delucidazioni desta più di qualche sospetto. Confidando che la Consip strappi il prezzo giusto per il servizio, rimaniamo in trepidante attesa della comunicazione di aggiudicazione della gara, al momento non ancora conclusa.