Il marchese del GrilloUn esodato come tanti: la storia di Giuliano

Queste ultime sono ore bollenti. Ore di rabbia gridata, urlata. Il popolo degli esodati è in assetto davanti alla Camera, piazza Montecitorio. Non ci stanno a perdere il lavoro, la colpa non è loro...

Queste ultime sono ore bollenti. Ore di rabbia gridata, urlata. Il popolo degli esodati è in assetto davanti alla Camera, piazza Montecitorio. Non ci stanno a perdere il lavoro, la colpa non è loro. E nemmeno della crisi. La colpa, se di colpa si può parlare, è dell’aspettativa di vita che galoppa costringendoli a rimanere più a lungo nel mondo del lavoro. La colpa è del Ministro Fornero che non ci aveva proprio pensato a trovare un cuscinetto per quei lavoratori il cui pensionamento era previsto nel giro di pochi mesi e che si sono trovati, dalla sera alla mattina, senza stipendio né pensione e con anni di lavoro da maturare.
Giuliano è uno di loro. Ha letto del mio proposito di aprire il blog alle vostre storie di diritti negati. E mi ha scritto questa lettera.

Buongiorno Davide

Ecco in breve la mia storia, che poi rispecchia, in linea di massima, quella di circa 400.000 persone.
La parola esodati è un calderone in cui sono finite tutte quelle persone che con le loro aziende hanno firmato accordi, collettivi o individuali, per lasciare il lavoro prima della data naturale della pensione. Accordi, questi, consentiti dalla legge in base a degli articoli ben precisi.
Lavoravo alle Poste, e siccome era previsto che la mia attività fosse trasferita a Milano, dato che ricollocarci su Roma era un problema, hanno ritenuto opportuno mandare via anticipatamente tutti coloro a cui mancavano pochi mesi alla pensione. Io ho firmato il mio accordo nel settembre del 2011, quando ancora Elsa Fornero non era Ministro, non si sapeva nemmeno chi fosse. Era prevista una certa cifra in cui venivano coperti i mesi di contribuzione Inps, 20 mesi per la precisione, e poi il periodo fino alla riscossione del mio primo mese di pensione che sarebbe dovuto avvenire a gennaio del 2015.
Arriva novembre, Napolitano decide di dare mandato a Monti per un Governo tecnico. In una settimana viene fatta una legge sulle pensioni senza consultare né le parti sociali,né i partiti,né i consulenti del lavoro; hanno fatto di testa loro. Il risultato è la legge più disastrosa che potevano fare, non si è tenuto conto delle 400.000 persone che avevano firmato accordi con le vecchie leggi, l’età pensionabile è stata allungata di 10 anni anche a persone che dovevano andare in pensione nei prossimi mesi. Perciò adesso noi, già da dicembre scorso, ci troviamo nella situazione di non avere nè pensione, nè lavoro, nè stipendio. Il Ministro Fornero, quando si è resa conto del problema perchè spinta dalle nostre manifestazioni insieme ai sindacati e da altre forze politiche, ha emesso un primo decreto per salvare 65.000 unità. Dopo varie proteste, perché 65.000 unità non è assolutamente sufficiente, ne ha fatto un’altro per salvarne 55.000, neanche questo sufficiente rispetto alla copertura totale di tutte le persone. Siccome al Ministro piace giocare con i numeri ,si è aperta la gara a chi diceva più cavolate,gare fatte sulla nostra pelle.
Finalmente arriviamo ad una proposta di legge la 5103, fatta e firmata dalla Commissione Lavoro del Parlamento,tale proposta prevede una ulteriore salvaguardia di quasi tutti gli esodati, dico quasi perchè la vicenda è molto ingarbugliata. All’ultimo momento i Deputati del Pdl hanno fatto sapere che non la voteranno perchè non ci sono fondi (ti credo che non ci sono fondi, si sono rubati tutto). Il giorno 8 ottobre questa proposta verrà comunque messa in discussione, e vediamo come andrà a finire. Il giorno 9 ci sarà un presidio con manifestazione a Montecitorio con le sigle sindacali e noi esodati. .Se tutto non sarà sistemato ci troveremo in un mare di guai per delle colpe non nostre. In sintesi questo è quello che ci è capitato per colpa di un Governo non all’altezza e di politici che hanno appoggiato la riforma a scatola chiusa.
Io dovrei pagarmi altri 2 anni e sei mesi di contributi vale a dire 60.000 euro, tocherà andare a fare qualche rapina. Vedi, Davide ,quando in una famiglia viene a mancare la tranquillità economica si mette a rischio anche la stabilità della famiglia stessa, può succedere di tutto. Al momento la mia situazione non è ancora critica, sicuramente da gennaio del 2015 se non mi danno la pensione sarà dura. Ho cercato di convincere la mia azienda a ritenere nullo l’accordo, nemmeno mi hanno risposto. Ho scritto a tutti, mi manca solo il Padreterno, sto cercando lavoro ma con la crisi è un problema. Gente della nostra età non la prende nessuno,sto cercando anche lavoro in nero ma niente da fare. Le lotte che adesso sto portando avanti sono sopratutto per quelli che da quasi un anno non percepiscono nulla,sono nella disperazione più assoluta, povera gente. In Parlamento il Ministro Fornero ha detto che né lei né il Governo Monti hanno colpe sulla questione degli esodati. Roba da pazzi,l’altro giorno si è presa le colpe e oggi rinnega tutto, continua a prendersi gioco di noi. Gente che ha lavorato per 40 anni e adesso a 60 deve andare in piazza e manifestare per un diritto negato dallo Stato.

Buona serata,

Giuliano

Se anche tu, come Giuliano, hai una storia di diritti negati da raccontarmi, contattami all’indirizzo [email protected]. Il tuo posto è qui.