L’ultimo quarto d’ora delle partite di calcio è quello in cui si segna di più. Se poi le partite in questione sono del campionato italiano, si segna ancora di più che all’estero.
A dimostrare questa tesi sono i dati statistici dei maggiori campionati europei, cioè quello italiano, spagnolo, inglese, francese e tedesco (ne ha parlato tra gli altri Francesco Saverio Intorcia su la Repubblica dello scorso 10 ottobre). Se si dividono i 90 minuti di una partita in 6 periodi di 15 minuti ciascuno, ci si potrebbe aspettare una distribuzione equa del 16,7% dei goal in ogni periodo. Invece non è così. In Germania nell’ultimo quarto d’ora si segnano il 18,3% delle reti, in Inghilterra il 22,4%, in Spagna il 24,1%, in Francia il 24,6%. Nella nostra Serie A la percentuale sale al 27,3%, e le squadre straniere allenate da nostri connazionali, come il Manchester City di Roberto Mancini, salgono addirittura al 33%.
Uno studio rigoroso su questo argomento si trova sul sito web dell’Università di Milano, parte di una tesi di laurea in Scienze motorie e sport discussa dal dott. Lorenzo Pugliese. Il campione statistico da lui preso in considerazione ha riguardato i 3 campionati di Serie A disputati tra il 2006 e il 2009, in cui si sono segnati 2˙485 goal in 1˙138 partite.
Dividendo le partite nei 6 periodi da 15 minuti ciascuno, si è visto che nel periodo iniziale si segnano meno goal che negli altri, solo il 12%, e poi si va in progressione fino all’ultimo quarto d’ora in cui si segnano in media il 23,9% dei goal, in pratica il doppio che a inizio partita.
Particolare importanza ai fini delle reti segnate hanno i giocatori subentrati a partita inoltrata in sostituzione dei titolari. A prescindere dal loro ruolo, segnano 2,08 goal ogni 1˙000 minuti di presenza in campo a fronte degli 1,3 goal ogni 1˙000 minuti dei titolari.
Questo risultato sembra abbastanza logico: i sostituti sono più riposati rispetto a coloro che sono stati in campo dall’inizio. Uno studio del 2003 ha valutato che un neoentrato corre il 63% di metri in più negli scatti rispetto a un titolare e il 25% di metri in più nelle azioni di corsa prolungata.
In sintesi, le partite di calcio è opportuno starle a guardare fino alla fine, perché è lì che succedono più cose.