Nel manuale dello Choosy-boy postmoderno pare non debba mancare un accordo con i migliori rivenditori di verdure (o supermarket) della zona, o in alternativa il possedimento (per quanto la parola possesso possa provocare un sentimento di orrore morale) di un orto – come suggeriva la dea della discordia Fornero, giacchè il pomodoro è l’arma intellettuale per eccellenza del manifestante choosy (ovvero colui che manifesta esigentemente). Stamattina, (nda, 24 Novembre) in una Napoli che manifestava il suo dissenso rivoluzionario alla crisi mondiale e quant’altro, c’erano infatti tracce di pomodori davanti alla Deutsche Bank a Via De Pretis, dove poc’anzi aveva sfilato il corteo degli studenti rivoluzionari. Una coppia di giovani contemplava poco più avanti il manifesto di un’assemblea pubblica con l’estasi che toccò già a Santa Teresa negli occhi, gli chiedo ‘’è passato di qua il corteo?’’, e loro rispondono di sì, che ora stanno andando a mangiare la parmigiana ma hanno già fatto la loro parte di lottatori al mattino.
Nel manuale dello Choosy-boy (& girl, s’intenda, giacchè ci teniamo a salvaguardare la par conditio dei sessi), è compresa dunque la pace dello stomaco: in fondo siamo tra gente esigente, e come diceva Brecht ‘’prima la pancia poi la morale’’, a nessuno salterebbe in mente di fare la rivoluzione a stomaco vuoto. E dunque, i pomodori sulla Deutsche Bank saranno solo quelli esclusivamente andati a male, quelli persi come si dice a Sud, chè non si butta via niente.
Risparmiato il Banco di Napoli dall’assalto, che purtroppo gode solo del privilegio di un uovo sul marciapiede. Ma si sa che la colpa di questo sordido sistema finanziario è capeggiata dai tedeschi, resta vivo un po’ di campanilismo prima maniera nonostante la scelta esterofila del termine choosy.