Ci siamo quasi. Il 2013 sta per iniziare.
E, per prepararci al nuovo anno, ecco ciò che ci sarà nel nostro carrello della spesa (e non solo) nei prossimi mesi:
1. più comfort food: il cibo che ci fa sentire meglio, ci tira su di morale, ci riporta all’infanzia. E ha un prezzo contenuto. Per molti è il cioccolato, per qualcuno è una zuppa calda, la torta di mele, pane, burro e marmellata…
2. meno griffe, o presunte tali: perché di originale spesso non hanno granchè; perché costano molto, in molti casi troppo per ciò che offrono; perché “carina la tua t-shirt, ce l’ho identica”
3. più marche poco note, magari artigianali, scoperte da noi: vedi il punto 2
4. più cosmetici acquistati in farmacia: l’offerta è sempre più vasta (dallo shampoo al fondotinta, passando per la crema antirughe), il range di prezzi soddisfa (quasi) tutte le tasche, il camice bianco ha un effetto rassicurante (di solito più della commessa della profumeria)
5. più private label: le marche private, realizzate o fornite da società terze e vendute con il marchio dell’insegna o un nome di fantasia. Come Coop, Esselunga, Rik & Rok di Auchan, Sapori e dintorni di Conad o Les Cosmétiques Design Paris, il brand di bellezza lanciato recentemente da Carrefour. Perché? Prezzo conveniente, buona qualità
6. meno offerte speciali poco speciali: il 3 X 2 del maxibottiglione di bagnoschiuma al vetiver, il golfino di “puro” cachemire a 29.90 euro, il volo per Londra a 19.90 (più le tasse aeroportuali, il costo del bagaglio e dell’assicurazione sullo stesso, la penale per non avere stampato il biglietto…)
7. più prodotti per il fai da te: dal set per farsi la french manicure a casa alla pittura per dipingere pareti e soffitti. Per risparmiare, ma anche per divertirsi. E avere la soddisfazione di dire “questo l’ho fatto io!”
8. più confezioni intelligenti: packaging che possono essere riutilizzati (come la borsa in tessuto che sostituisce la scatola delle scarpe Puma) o nuovamente riempibili; contenitori comodi da trasportare, aprire, richiudere, conservare, gettare, riciclare
9. meno carta stampata: non c’è bisogno di spiegare perché.