In a sentimental moodVince Bersani, domenica fallimentare

Questa è la fallimentare domenica in cui vincerà Bersani, o anche il memoriale di una settimana dove non è successo niente di degno di smuovere le acque di primarie già decise in partenza (del rest...

Questa è la fallimentare domenica in cui vincerà Bersani, o anche il memoriale di una settimana dove non è successo niente di degno di smuovere le acque di primarie già decise in partenza (del resto, da quando esistono, le primarie del Pd sono solo un modo veloce e smart per raggranellare soldi dando l’illusione agli elettori di scegliere il candidato!). Questa è la domenica in cui vincerà il centro-sinistra che non ha mai fatto la legge sul conflitto d’interesse ma continua a prometterlo, non ha mai avuto le palle di dirsi laica (però se n’è riempita la bocca, di laicismo), non ha mai avuto le palle di staccarsi dal glorioso centro italiano che flirta con la Chiesa cattolica. Ci ritoccherà Casini, ci ritoccherà il potere grigio dei chierici che trama nel sottoscala, ed è anche per questo che vincerà Bersani. Perchè tu non abbia il diritto di staccare la spina e andare alla dolce morte in casi estremi. Perchè tu non abbia il diritto di essere un individuo libero dentro uno Stato che ti garantisca il benessere sociale e individuale. Perchè tu non abbia il sacrosanto diritto a farti i cazzi tuoi e, dunque, alla felicità.

Questa è la fine di una calda settimana dove il puro e duro Vendola ha indicato in Bersani (nda – si porta dire endorsement) l’uomo da scegliere: si narra infatti che Bersani sia più socialdemocratico di Renzi. Così social che si prospetta l’ipotesi di un governo mari e Monti; così democratico da far di tutto per tagliare fuori i potenziali elettori del secondo turno, rei di essersi assentati al primo (un tempo era un diritto esprimere il voto, oggi è diventato un gioco a premi, con tanto di requisiti a pagamento). E’ inoltre stata la faticosa settimana dov’è andato di moda il facilissimo paragone Renzi-Berlusconi, tanto per non dimenticare mai. Ehssì, piacerebbe tutti fosse il nuovo mister B, tanto per impegnare le mattinate a pensare a qualcosa (ma ci sentiamo così orfani?!); però mancano alcune caratteristiche fondanti al sindaco di Firenze per essere mister B: tanto per dirne una fondante, il conflitto d’interessi. Ci piace paventare nuovi pericoli sociali, ma state calmi – tanto non vincerà Matteo Renzi, perchè in Italia vincono i grandi interessi e gli uomini che hanno gli agganci migliori (dei programmi in genere ce ne fottiamo). E’ per questo che ha sempre vinto Berlusconi. E’ per questo che oggi vincerà Bersani.

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