Finalmente è arrivato l’ultimo capodanno di Re Giorgio come Presidente della Repubblica italiana.
E l’accostamento “re” a “repubblica” non è certo un caso.
Si fa fatica a pensare che le tanti, inutili, vuote e con un palese secondofine, parole pronunciate dal nostro re, siano le stesse di un importante antifascista, un partigiano nonchè primo presidente rosso della repubblica, membro del partito comunista.
Come diceva mio nonno, che partigiano non era, ma che avrebbe adesso la stessa età di re Giorgio: vale più una nomina che un’azienda.
Eh si Giorgio, bastano 20 minuti in televisione per farti cadere dal trono e nonostante tu ti sia aumentato lo “stipendio” di 8 mila euro ecco come appari: come un re nudo.
Nudo di personalità, nudo di possibilità di espressione, nudo di quella libertà per cui hai sicuramente lottato durante la tua vita politica.
E’ triste vedere come un uomo di 88 anni riesca a perdere credibilità e dignità colpo, dopo colpo, dopo colpo.
Ma un aumento ingiustificato del tuo già lauto salario, mentre il 70% degli italiani ha passato il Natale più povero degli ultimi 20 anni, e abbassarsi a rendere il messaggio di fine anno una mera propaganda elettetorale, non potevi pensare che passasse inosservato.
Nessuno pretende che tu sia all’altezza del vero presidente partigiano che qualche decennio fa ti ha preceduto, e nessuno pretende che gli italiani ascoltino te con la stessa passione con cui ascoltavano lui, ma toglierci anche il messaggio di fine anno per strumentalizzarlo pro agenda Monti, non ti sembra l’ennesima presa in giro?
Non era già bastato il lacerante, logorroico e soporifero show di Benigni qualche settmana fa come messaggio elettorale? Lui almeno è pagato per fare il giullare di corte, da lui ci si puo’ aspettare un intervento ridicolo, ma tu sei il re, non puoi spogliarti così di una tale dignità.
Nel tuo sproliloquio politico hai nominato anche noi giovani disoccupati, noi” 1 su 3 disoccupati italiani”, semplicemente per ricordarci che alle prossime elezioni dovremo votare chi veramente potrà fare i nostri interessi.
Mi sorge un dubbio, re Giorgio: tutto questo tuo accanimento elettorale non sarà mica dato del fatto che hai paura del buon Silvio e delle sue minacce circa una possibile inchiesta su di te e sul tuo regno? Fossi in te non mi preoccuperei, i colpi li pari bene….per non dire altro.