In Italia l’annuncio è passato in sordina, ma è di quelli che chiudono definitivamente un’epoca: le facilities di Cape Canaveral sono in vendita. In realtà la notizia dovrebbe sorprendere poco, visto che l’atterraggio di Atlantis dello scorso luglio era la chiusura dell’ultima missione dello shuttle USA. Oggi le tre navicelle rimaste, oltre ad Atlantis ci sono anche Discovery ed Endeavour, sono già state collocate in diversi musei americani, ma rampa di lancio, edifici di controllo, hangar e magazzini sulla costa vicino a Orlando, in florida, sono diventati inutili. E dal 2014 verranno meno anche i finanziamenti governativi per il mantenimento di queste strutture, per cui o si trova un compratore velocelemente o la salsedine dell’oceano renderà presto il tutto inutilizzabile.
Ve lo immaginate Cape Canaveral ridotto a una specie di cittadella fantasma? Al di là di un lato romantico di un’eventuale operazione di salvataggio del centro NASA, con la corsa al volo commerciale nello spazio forse quelle infrastrutture potrebbero interessare a qualche compratore. Ci sono già almeno tre privati, Boeing, SpaceX e Sierra Nevada, che hanno in programma di riuscire a realizzare il primo volo commerciale con una navetta recuperabile, come era lo shuttle, entro il 2017. Oltre che per qualche riccone che abbia voglia di farsi un giretto oltre l’atmosfera, il business potrebbe essere interessante per garantire il trasporto degli astronauti alla Stazione Spaziale Internazionale senza dipendere dai lanci russi, con un sedile sulla Soyuz che non viene via a poco.
Boeing ha già rapporti commeciali con la NASA. Sta infatti rimettendo in sesto l’Orbiter Processing Facilities adattandolo alle esigenze della propria navicella sperimentale, il CST-100. Anche SpaceX ha già usato in passato le strutture di Cape Canaveral. Ora si tratta di vedere se le esigenze dei privati e della NASA potranno andare d’accordo. Noi che siamo sempre stati innamorati dell’avventura dello shuttle dobbiamo aspettare e vedere se, e di chi, varrà ancora la pena innamorarsi. (marco boscolo)