Ricostruzione semiseria di presenti e futuri (im)possili suggeriti dal recente epic fail comunicativo del “neo”sindaco parmigiano. Dalla fantasia alla testimonianza virtuale di due degli sviluppatori che si sono messi a disposizione di un non ben specificato progetto, per leggere la quale dovrete scivolare direttamente in fondo a questo lungo post. Ovviamente Gratis? Chissà. Dipende, al solito, dai punti di vista. Tornerò sull’argomento.
Dimentichiamo per un momento chi è, come si chiama, dove vive. Figuriamocelo solo come il coordinatore di una comunità costituita da gruppi di individui diversi e specializzati ciascuno in una specifica abilità: uomini e donne di buona volontà che ogni giorno cooperano per il benessere collettivo e per il proprio, perché è assolvendo al proprio talento e alle proprie abilità che ciascuno realizza se stesso, la felicità propria e quella degli altri. Lui, il “capo”, ha il compito di organizzare le competenze ed è per questo che se ne informa.. E’ un sistema ideale-certo- ma non irreale. E’ un po’ quello che regola il funzionamento biologico di ciascuno di noi. E poi-chieda ai suoi nonni-così si viveva un tempo. o no? Non è convinta? Bene, le faccio un esempio concreto: si interroghi sul chitarrista dei falò. Che lei sappia, qualcuno lo dispensa mai dalla quota di partecipazione alla cena sulla spiaggia? Eppure lui è sempre lì che suona, dalla sera al mattino, accompagna voci mentre sbocciano amori e riemergono visioni. E a volte nemmeno mangia. E non pensi che lui abbia studiato meno di me. Non è ancora convinta? Sa fare le torte lei? Le piace? E’ brava? Cosa succede se le mangia tutte da sola? Niente? Finché lei si ostinerà a farsi pagare in euro non potrà capirmi. Come, obietta che quel “capo” però è retribuito? Mmhmm…mi sa che devo ( ri)parlarci, un giorno.
Con questa parole uno sviluppatore ASP:NET autocandidatosi a lavorare per il benessere di un progetto imprecisato per una collettività non ben identificata, #ovviamentegratis, tenta di convincere una dipendente di una compagnia telefonica a garantirgli un altro paio di mesi di connessione, e a giustificare umanamente la sua ennessima prestazione e richiesta di prestazione gratuite. Non è la prima volta, ed è sempre un po’ imbarazzato mentre cerca di spiegarsi a quella santa donna. Benché altamente qualificato, mosso da recenti illuminazioni e allergia a incomprensibili robe burocratiche, tipo contratti e squallide monete di scambio come banconote, trova buona ogni occasione per rintanarsi a lavorare per il solo gusto di farlo, sentendosi ripagato dalla perfezione e dalla creatività delle sue composizioni in codice.
Perché, cos’ha Pizzarotti in più rispetto al signor Pinco Palla, perché da uno dovrebbe bastargli una pacca sulla spalla e dall’altro non un piatto di lenticchie avanzato? Insomma, per intenderci, Michele, così lo chiamiamo, è un #ovviamentegratis “di-natura” per principio, da qualche tempo. Aspnetta da anni, attende non che lo si riconosca non come eroe dei tempi, ma che il mondo intero cambi rotta, recuperando forme di esistenza, che a suo maturato giudizio sono “primordiali”. Beh, l’abbiamo visto commuoversi immedesimandosi nella dolce Amelie che piange assistendo alla proiezione della propria scomparsa, ma è stato solo un momento di leggerezza, di musunderstanding del proprio personaggio. E comunque quella è proprio un’altra storia, Mick! Non confonderci!
Altro segno di leggerezza, una volta o due al mese, Michele fa uno strappo alla regola, si concede qualche retribuzione “convenzionale”, come faceva in passato, sporcandosi financo con lavori che non gli competono, ma solo perché il resto del mondo non si dà senza farsi troppe domande come fa lui, ovviamente… Di recente si è persino iscritto su Gittip, piattaforma di finanziamento in crowdfunding riservata a quanti, credendo di aver contribuito a migliorare il mondo, si mettono a disposizione per ricevere (…), una tantum, da chiunque voglia premiarli con piccole o grandi somme di denaro. Nessuno però si è ancora accorto di Mick..Non lo ha detto né ad amici, né a parenti, né a quelli per cui ha lavorato. Non vuole svilire la sua immagine con messaggi impliciti di vili ricompense. Su Gittip era iscritto anche Aaron Swartz, il genio informatico morto suicida qualche giorno fa. Triste scoprire che per la community valeva meno dei 50 dollari settimanali, somma cresciuta a picco il giorno della sua scomparsa.
Anche Jeck risulta tra gli utenti, registrato col proprio account twitter. Chi è Jeck? L’altro sviluppatore disposto a scrivere codice e impegnare sinapsi e ore #ovviamentegratis. Non essendo riuscito a convincere i severi controllori della tep, azienda dei trasporti pubblici di Parma, del fatto che lui stesse andando in comune per lavorare per tutti, che per questo dovevano farlo viaggiare senza chiedergli di esibire alcun biglietto regolarmente obliterato, si è beccato una multa molto salata ed ha rischiato di essere accompagnato in procura. Per pagarla ha deciso di chiedere aiuto a quelli che come lui confidano in un futuro diverso, migliore-a suo parere- su gittip, appunto.
Ma Mick e Jeck, questi due caratteri esasperati nei contorni per mio e il vostro gaudio, esistono per davvero? Forse. Tante sono le persone che si impegnano incautamente e senza ragione per un’idea, attendendo una qualche ricompensa spendibile altrove che alle volte mai arriva, che a un certo punto si fanno da parte, per non perire della propria passione.
Che in fondo l’ #ovviamentegratis a cosa compete, in questo mondo, se non a sentimenti folli come l’amore e la passione per i quali persino il “padreterno” ha saggiamente stabilito una biologica scadenza temporale? .
EPPURE
Sentendo che c’è qualcosa di “buono” in questa storia impopolare, ho cercato di capirci di più Nonostante le comprensibili polemiche che viralmente si sono diffuse in rete, alla richiesta del sindaco Pizzarotti qualcuno ha infatti risposto di buon grado, dichiarandosi disponibile a collaborare. Sono riuscita a parlare con due di loro. Sono due ragazzi, entrambi simpatizzanti del movimento 5 stelle e forse non è un caso. Un art director, infatti, tale Ciro Marcarelli, presumibilmente anch’egli grillino dato l’avatar esposto su fb, chiede al sindaco di specificare se la sua richiesta sia indirizzata a realizzare un progetto per il comune di Parma o piuttosto per il movimento (…) Almeno fino a due giorni fa non erano ben informati a riguardo, nemmeno Emanuele, pugliese, e GC, toscano. In un messaggio privato fb che ho spedito, uguale, anche ad altri soggetti che non l’hanno nemmeno visualizzato, ho chiesto loro, più o meno:
“Vorrei tentare di comprendere il senso del polemico post di Pizzarotti relativo alla richiesta di uno sviluppatore a titolo gratuito. Ho una mia idea in proposito, quella dell’economia del dono e dello scambio per un progetto comune, ma vorrei sentire l’opinione di quanti hanno ben visto la sua proposta senza porsi il problema della gratuità del lavoro. Puoi aiutarmi?”
Così mi ha risposto Emanuele Caldarola, da Bari.
Ti spiego subito: nel mondo dell’informatica ci sono già moltissime esperienze di “lavoro gratis”, ossia comunità di persone molto spesso lontane sia geograficamente, che per cultura, lingua, religione ed età, che si ritrovano ad operare su un progetto comune in modo assolutamente volontario. Sono nati così grandi progetti tra cui possiamo citare Linux e Open Office ma te ne potrei dire altri cento. Se vogliamo allargare la nostra prospettiva, tali comunità esistono anche in altre professioni, ad esempio Medici senza Frontiere (ps esiste anche ISF, Informatici Senza Frontiere). Il senso di tutte queste comunità è più o meno lo stesso: ci si ritrova in un progetto, in un’idea, in una visione del mondo. E poi si decide di farne parte. Il M5S nasce sostanzialmente da un’idea di attivismo, da una decisione di non assistere più agli eventi ma provare a cambiarli, senza sperare un ritorno personale ma piuttosto ad un beneficio per la comunità, perchè della comunità fai parte anche tu. Io ho deciso di aderire all’appello di Pizzarotti in quanto attivista di Barletta, programmatore di professione ed essendo funzionario al comune di Napoli so quanto può fare il software Open Source in un comune e di come l’esperienza di un ente possa essere RIUSATA in un’altra pubblica amministrazione. Io spero che, se valida, l’esperienza di Parma possa essere riproposta anche a Napoli o a Barletta o in qualsiasi comune se ne senta il bisogno. Per migliorare l’Italia, perchè all’Italia appartengo anche io. E anche tu.
Dal canto suo, GC, toscano, mi spiega:
Sono nato e vivo tutt’ ora a Carrara in Toscana.
Sono simpatizzante del m5s e condivido praticamente tutto
Sogno un mondo diverso quindi faccio parte di quella fetta di popolazione che può capire il post di Pizzarotti, a differenza di altri che potrebbero pensare “ecco, questo vuole le cose gratis… Mi piacerebbe che in futuro le persone si capissero un po’ di più tra loro e non ci fosse più bisogno di lavorare in cambio di denaro
E voi? C’è qualcuno tra voi che sarebbe disposto a lavorare #ovviamentegratis? Per cosa, per quanto tempo? L’avete mai fatto? Ma, soprattutto, siamo davvero sicuri che esista l‘ovviamente gratis?
In attesa che si rendano disponibili ad un confronto sull’argomento il sindaco Pizzarotti o il suo portavoce, vi invito a lasciarmi le vostre riflessioni in merito, qui, o in giro in rete. Se qualcuno degli altri sviluppatori che hanno dato la propria disponibilità al sindaco di Parma volesse contattarmi per spiegarmi la sua visione lasci un commento qui o mi contatti in privato, su facebook. Riprenderò l’argomento, con un altro tono, in uno dei prossimi post, magari con i vostri contributi.