In questi giorni tutti ne parlano, da Berlusconi che esalta le “cose buone” fatte da Mussolini a La Russa che sostiene che nel fascismo ci furono “più luci che ombre”.
Che dire poi della nipote del Duce che all’affermazione, condivisibile, di un giornalista che dice “non rispoetto Benito Mussolini”, va su tutte le furie, offendendosi come se il nonno fosse stato Ghandi?
Proseguendo, solo per citare i più recenti, con un gravissmo fatto di cronaca. Vengono arrestati 10 estremisti di destra fra cui alcuni esponenti di spicco di CasaPound, compresa Emmanuela Florino candidata alle prossime elezioni politiche, ora ai domiciliari.
I reati contestati, a vario titolo, sono associazione sovversiva, banda armata, detenzione e porto illegale di armi e di materiale esplosivo, lesioni personali aggravate.
Inoltre, come se questo non bastasse, in un’intercettazione alcuni esponenti discutevano anche della possibilità di dare fuoco a un negozio di ebrei e di picchiare e violentare una studentessa, sempre perché ebrea.
Un clima da “ventennio” che costringe anche il Presidente Napolitano, sempre attento e puntuale nel comprendere ciò che accade nel Paese, alla seguenti dichiarazioni:
«ormai c’è consapevolezza dell’aberrazione introdotta dal fascismo con l’antisemitismo» e «dell’infamia delle leggi razziali del 1938», «propagande aberranti», «tenere alta la guardia, vigilare e reagire contro le persistenti e nuove insidie di negazionismo e revisionismo magari canalizzate attraverso la Rete».
Ma perchè questo rinnovato fervore su un tema che dovrebbe essere morto e sepolto nella notte dei tempi?
La risposta è semplice: perchè i movimenti neo fascisti/nazisti sono invece ben vivi ed attivi. Ed in un momento di crisi, e di anti politica, come questo si rafforzano.
Basta osservare cosa è accaduto a poche centinaia di chilometri da qui, in Grecia dove Alba Dorata, probabilmente il più importante movimento neo nazista europeo, è entrato in Parlamento. E subito dopo sono iniziate violenze ed attacchi verso tutte le minoranze, immigrati, gay, ebrei. E non è certo un caso.
Ma perchè se ne parla molto qui in Italia?
Da un lato hanno ragione quelli che sostengono che sia un modo per alcuni politici (vedi Berlusconi o La Russa) per distrarre l’attenzione degli elettori dalla mancanza di idee e programmi dei loro Partiti. Ma d’altra parte è anche vero che questi movimenti, nei sondaggi, hanno piccole (ma ugualmente importanti) percentuali in crescita.
Ed i nostrani fascisti stanno cercando in tutti i modi di essere “istituzionalizzati”. Da qui l’apertura di Iannone, il leader di Casapound, a Berlusconi subito dopo le sue parole a favore di Mussolini nel giorno della Shoa.
Per non parlare poi della Destra di Storace, che è riuscito a farsi candidare alla Presidenza della Regione Lazio dal PdL, e che con questa operazione elettorale sembra possa superare il 4% ed entrare così in Parlamento.
E perchè è invece importante movimentarsi contro questa corsa verso politica ed Isituzioni dei fascisti (vecchi e nuovi)?
Perchè è fondamentale aver chiaro come avvenne l’ascesa del fascismo di Mussolini, la quale si concretizzò, de facto, prima in Parlamento, poi nel resto del Paese. L’operazione del Duce ebbe poi successo perchè in Italia allora, come del resto oggi, c’era una profonda crisi economica. Ed il popolo cercava risposte semplici, comprensibili e dirette.
Se notate delle similitudini con ciò che sta accadendo oggi, ebbene avete visto giusto.
A chi dice che non si dovrebbe perder tempo a parlar di fascismo, io rispondo che invece è fondamentale che i cittadini sappiano sia chi votano sia quali rischi corriamo nello sbagliare dentro l’urna.
Il ritorno ad una qualche forma di fascismo, serpe strisciante che assume tanti nomi, è un rischio concreto.
Personalmente preferisco vivere in un paese libero, democratico e dove le uguaglianze civili siano (o almeno dovrebbere esserlo) diritti acquisiti.
In un Paese così, prima o poi (anche se spero con tutto me stesso prima che poi) la politica tornerà alla sua funzione di strumento al servizio dei cittadini e del bene comune.
Risolvendo i problemi che ci affliggono. restituendo agli italiani l’Italia che meritano. Che meritiamo.