Piccolo riassunto x chi non mi segue su http://ilprossimoexprecario.wordpress.com/ : io sono di Torino e da tre mesi mi sono trasferito a Roma per uno stahe a Sky Tg24.
Manca davvero poco.
Difficile cenare con le valigie implacabilmente aperte, pronte a rinchiudere tre mesi di speranze in un viaggio di ritorno agrodolce.
Ho voluto portarmi avanti, salire a Torino con un paio di bagagli già in questo weekend, sia per questioni logistiche (la mia Punto non è esattamente un Tir), sia per affrontare la prossima e determinante settimana in maniera più snella. Sette cambi completi, due paia di scarpe, il necessario x cucinare e mantenere la casa e poco altro. Snello materialmente e psicologicamente.
Sarà una settimana particolare, forse unica. La maratona elettorale in cui cercherò di immergermi (lavorativamente parlando) fino allo sfinimento, un progetto ancora in fase di stallo e con pochissimo tempo x realizzarlo. E poi il tentativo di soffiare sulle braci di una speranza in un’assunzione, una collaborazione, un qualsiasi tipo di contratto x continuare a fare ciò che amo.
È difficile esprimere quello che provo ripensando a questi mesi. Intensi, formativi, faticosi, divertenti, stimolanti, chiarificatori. Ho scritto poco delle mie avventure e disavventure quotidiane, ma il tempo non era molto, ma, sfruttando il periodo elettorale, prometto che vi restituirò tutto il meglio di questo periodo!!
Il 28 scadrà il mio stage e dovrò cercarmi un altro lavoro. Mi consola il fatto che, a partire da marzo, saremo in due negli uffici di collocamento: io e Benny XVI.
Scherzi a parte, a Torino ritroverò il conforto di parenti e amici, ma soprattutto la loro spinta per non mollare.
Nonostante il periodo, le difficoltà dell’ambiente e le delusioni dietro l’angolo, non ho nessuna intenzione di mollare. Voglio scrivere, voglio farlo bene, voglio raccontare le storie della gente alla gente, scoprire gli abissi della società e le cime della parola. Voglio vivere di questo e non mi interessa un prudente condizionale. IO LO VOGLIO DAVVERO e non mi nasconderò dietro gli alibi della crisi e di un sistema malato. STA A ME darmi da fare e cavare il maledetto ragno dal maledetto buco. Sta a noi precari, giovani e meno giovani, costruire la vita che vogliamo e trovare la maniera x farla splendere. Io voglio essere quell’EX-precario. Lo devo a me stesso, a chi mi legge, mi condivide, mi segue e mi sostiene. Grazie di tutto.
Stasera sono rimasto in ufficio più a lungo del solito. Dato che manca poco vorrei almeno lasciare un buon ricordo di me e lo farò nel modo che mi è più consono. Con il sorriso sulle labbra e la schiena china.
Non si sa mai che a qualcuno rimanga impresso…