Siamo d’accordo: «L’Italia anti-rigore allarma l’Europa», scrive il quotidiano francese Le Monde all’indomani delle elezioni italiane. È un dato politico e se ne può parlare. Se ne deve parlare. Ma non sarebbe meglio interpretare i dati elettorali con serietà? Lo scrivo perché purtroppo c’è chi non si limita all’analisi e butta tutto in caciara, come ha fatto ieri Jean Quatremer – illustre giornalista francese, esperto di questioni europee – che sul suo seguitissimo blog “Coulisses de Bruxelles” ospitato dal quotidiano Libération, pubblica la vignetta che potete vedere qui sotto con il seguente titolo: “Italia: un disegno è meglio di un lungo discorso“.
L’Italia, insomma, per voler scrivere ciò che Quatremer non si è neanche preso la briga di fare, è un Paese di puttanieri (Berlusconi) e di buffoni (Grillo). Monti, invece, appare come la persona seria e competente che, nonostante abbia cercato di risollevarlo dal baratro, non ha riscosso il favore delle urne. Perché noi italiani siamo fatti così: «Conosce l’Italia, Mario – dice la ragazza che mette la mano nei pantaloni del Cavaliere, – è stato un po’ difficile per lei».
Non staremo un attimino esagerando?