Apologia di SocrateSemplificare, altro che abolire l’IMU

Non mi pare il caso di commentare le promesse sciocche (altro che choc) sull'IMU del signore con la B. Piuttosto vorrei provare a immaginare gli effetti di una banale semplificazione per argomentar...

Non mi pare il caso di commentare le promesse sciocche (altro che choc) sull’IMU del signore con la B.

Piuttosto vorrei provare a immaginare gli effetti di una banale semplificazione per argomentare alle volte quanto è semplice migliorare la vita delle persone.

Immaginate un’Italia che, al posto di codici e codicilli fiscali, fatti più per azzeccar i garbugli che per regolare in maniera sensata la materia, abbia tre sole imposte

  1. Una sul reddito che va allo stato centrale
  2. Una sugli immobili che finanzia gli enti locali
  3. Una sui consumi che va in parte allo stato e in parte agli enti locali

Cosa ci guadagnano i cittadini e le imprese?

Intanto le tasse piccole sono per i governi come le ciliegie, una tira l’altra. Se metti un centesimo in più sulla benzina chi vuoi che si lamenti? Chi protesterà per un euro più sul bollo auto? Così tante tasse individualmente trascurabili finiscono per accumularsi in una pressione complessiva insostenibile.

Se invece hai solo tre imposte gli aumenti sono più difficili da mascherare.

Se poi diamo agli enti locali autonomia impositiva non potranno più scaricare sullo stato centrale la loro incapacità di quadrare i conti e potranno farsi concorrenza tra loro attirando i cittadini con condizioni più favorevoli.

Ma semplificare vuol dire anche ridurre drasticamente le eccezioni quali detrazioni e deduzioni che, se vengono introdotte con le buone intenzioni di aiutare alcuni meritevoli, finiscono col portare benefici a tanti altri e col distorcere il comportamento di tutti.

Inoltre se è più semplice calcolare quanto pagare, diventa più facile controllare chi non lo fa e meno costoso farsi assistere da consulenti per non infrangere la legge.

Anche a parità di pressione fiscale,dunque, la semplificazione avrebbe il pregio di :

  • Ridurre i costi dovuti agli errori causati dalla complessità,
  • Ridurre il contenzioso
  • Ridurre gli oneri di consulenza fiscale per i contribuenti onesti
  • Ridurre i costi sostenuti dalla pubblica amministrazione per accertamenti e verifiche e per la gestione amministrativa dell’esazione delle imposte
  • Responsabilizzare gli enti locali nel l’ipotesi che una delle imposte sia gestita localmente

Insomma, si potrebbe migliorare la vita dei contribuenti, mettere un freno all’ingordigia del leviatano e far risparmiare l’intera collettività a parità di gettito.

Perché non se ne sente parlare in giro*?

@massimofamularo

*A onor del vero alcuni degli spunti di questo post, in particolare l’automia impositiva agli enti locali sono inclusi nel progamma di FARE – Fermare il declino partito al quale ho aderito fin dalla pubblicazione del manifesto.

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