Ecco alcune delle invettive ottocentesche scagliate dai tradizionalisti cattolici sui loro blog e forum contro il nuovo successore di Pietro:
“Papa Francesco abbraccia le donne.”
“Papa Francesco maltratta la Tradizione della Chiesa.”
“Papa Francesco è un ipocrita perché non indossa la croce pettorale d’oro e le antiche vesti.”
“Papa Francesco è un maleducato perché ha definito “carnevalate” la mozzetta e la stola rossa che tutti i Papi prima di lui hanno indossato per la benedizione Urbi et Orbi (la benedizione che concede il Pontefice neo-eletto ndr).”
“Papa Francesco si è definito Vescovo e non Papa. Ha sconfessato il Primato di Pietro.”
“Papa Francesco cerca in tutti i modi di sconfessare il suo Grande Predecessore Benedetto XVI.”
“Papa Francesco è un eretico perché benedice in silenzio per rispettare i non credenti. E il rispetto per noi cattolici?”
“La sera che Papa Francesco è stato eletto non ho dormito dalla disperazione.”
Papa Francesco ha conquistato il mondo e ha affascinato i media ma ha scandalizzato il mondo piccolo e sconosciuto che celebra ancora la Messa in latino, con il prete girato di spalle, guarda con orrore ad ogni novità e rimpiange una Chiesa che, per fortuna, non esiste più.
Sotto l’etichetta “tradizionalisti cattolici” si raccolgono gruppi diversi. Vi sono i “regolari”, quelli che –nonostante non accettino le riforme introdotte dal Vaticano II- rimangono dentro la Chiesa e gli “irregolari” che invece, de facto, si sono posti fuori la Chiesa.
I tradizionalisti cattolici sono molto critici, se non apertamente ostili, verso il Concilio Vaticano II. Contestano la riforma liturgica, l’apertura verso le altre religioni, l’ecumenismo e la collegialità episcopale. Digiunano spesso, si inginocchiano prima di ricevere la Comunione e le loro donne indossano il velo durante la Messa. Sono rigidi e intransigenti e spesso –nel nome della Verità– arrivano quasi a disprezzare tutte le altre religioni.
La più celebre comunità “irregolare” è senza dubbio la Fraternità Sacerdotale di San Pio X fondata da Marcel Lefebre e scomunicata da Giovanni Paolo II nel 1988. La scomunica fu poi annullata da Benedetto XVI nel 2009, in uno degli atti più controversi del suo pontificato. Le dichiarazioni antisemite di uno membro della Fraternità, il vescovo Williamson, rilasciate contestualmente alla decisione di Ratzinger, suscitarono uno scandalo mediatico dalla quale la Chiesa ne uscì con le ossa rotta. E secondo articoli pubblicati su “La Stampa” e su “Repubblica”, le posizioni di Williamson sarebbero tutt’altro che isolate all’interno della Fraternità.
E’ interessante, notare chea scandalizzare i tradizionalisti è soprattutto la volontà di Bergoglio di rompere con gli schemi, la voglia di badare all’essenziale e abbandonare antiche formalità. E’ incredibile costatare l’enorme importanza che danno all’apparenza piuttosto che alla sostanza. Si attorcigliano intorno a dettagli di lana caprina, chiusi nel loro mondo, indifferenti ai problemi del pianeta e di una Chiesa che ha perso credibilità e fedeli proprio perché spesso è fredda, lontana e autoreferenziale da quei problemi, proprio come loro.
Si scandalizzano, perché il nuovo Papa ha abbandonato la solennità del ruolo per presentarsi senza superbia, perché parla con un linguaggio comprensibile a tutti malgrado sia ricco di dotte citazioni, perché da maggiore importanza al messaggio da trasmettere al mondo (e qui conta anche l’importanza di mostrarsi semplici e spogli, senza inutili orpelli) piuttosto che al cerimoniale. Si affannano a difendere simboli che, non affascinano più nessuno, ma anzi spesso sono uno scandalo per molti.
Ma soprattutto verrebbe chiedersi se, chiusi nei loro furori ideologici, abbiamo mai aperto il Vangelo. Se abbiano letto, per esempio, un episodio riportato dall’evangelista Marco. I farisei si erano scandalizzati perché Gesù aveva infranto la formalità ebraica dell’abluzione. Gesù reagì con un’invettiva durissima: “Ipocriti […] Invano essi mi rendono culto, insegnando dottrine che sono precetti di uomini. Trascurando il comandamento di Dio, voi osservate la tradizione degli uomini. […] Siete veramente abili nell’eludere il comandamento di Dio, per osservare la vostra tradizione.”