I rimborsi spese “allegri” non sono un problema solamente in Lazio e Lombardia. Sono infatti 19 i consiglieri regionali indagati in Friuli Venezia Giulia per le spese di rappresentanza del 2011. I nomi degli indagati non sono ancora noti, ma si parla di rimborsi per oltre 800 mila euro.
Secondo il Procuratore Regionale Maurizio Zappatori queste spese “incidevano in modo sproporzionato, illogico ed irrazionale sulla dotazione complessiva dei contributi assegnati ai gruppi consiliari”. I rimborsi sono stati chiesti per acquisti fatti “in gioielleria, in pelletteria, in armeria, in farmacia, in macelleria, in profumeria, dal gommista, in istituti di bellezza, in negozi di scarpe, di mobili, di lampadari, di casalinghi, nonché in negozi in località estere”.
Zappatori ha dedicato al Consiglio Regionale una parte del suo intervento per l’Udienza d’inaugurazione dell’Anno Giudiziario. Come ha raccontato il Procuratore,
si è avuto modo di verificare che tali spese erano supportate quasi sempre soltanto da scontrini o ricevute fiscali, senza l’indicazione delle circostanze e dei motivi, che le rendevano necessarie, nonché le generalità e la qualifica dei soggetti esterni per cui le stesse erano
effettuate.Tale carenza documentale è stata riscontrata in tutti i gruppi consiliari, i quali si sono, comunque, differenziati sia per l’entità delle spese di rappresentanza sostenute, sia per la percentuale dell’incidenza delle medesime in rapporto alla dotazione complessiva.
Nei rendiconti presentati alla Presidenza del Consiglio Regionale alcuni gruppi non hanno indicato tutte le spese riferibili ai singoli componenti. Un gruppo ha conservato, alla rinfusa, scontrini, ricevute e fatture, senza alcuna indicazione delle persone cui andavano imputate. Un gruppo, invece, ha indicato tutte le spese riferibili ai singoli consiglieri.
Le prossimi elezioni regionali in Friuli Venezia Giulia si svolgeranno il 21 e il 22 aprile 2013.