La Fantascienza è adessoTra i due litiganti il terzo gode

Questa rubrica si chiama “La Fantascienza è adesso”, e leggendo gli ultimi post, ormai vecchi e con qualche dito di polvere, uno potrebbe chiedersi dove sia finita tutta sta fantascienza odierna ch...

Questa rubrica si chiama “La Fantascienza è adesso”, e leggendo gli ultimi post, ormai vecchi e con qualche dito di polvere, uno potrebbe chiedersi dove sia finita tutta sta fantascienza odierna che vado millantando. E voi c’avete pure ragione, ma io vi rispondo che mai come in questi giorni il titolo della mia rubrica è a dir poco profetico.

Come tutti mi sono dato all’hobby più trendy del momento: prendere per il culo i grillini. Si lo so, non bisogna più chiamarli così, ed io difatti non voglio mica. E’ solo che quel cazzo di Beppe Strillo non ne vuol proprio sapere di togliersi dalle palle. Ah vabè sto scrivendo su di un quotidiano on-line ed uso questo linguaggio volgare, pardon ma pare che di sti tempi in Italia conviene alzare la voce e dire parole poco gentili.

Insomma Beppe non si toglie, però alla fine fa pure piacere vedere sti nuovi parlamentari, sta cosa alla fine la pensano in molti, dici si vabè son degli sprovveduti però daie so pure gagliardi, hanno detto “oh c’avete rotto il cazzo, mò arriviamo noi”, però c’è una cosa che tutti scordano sempre, ossia che spesso l’attesa del piacere è il piacere stesso.

Ed i nostri amici a 5 stelle son fatti così, è la fregatura di ogni rivoluzione figli miei, che quando sei contro tutto è facile, basta dire di no. Ma poi quando sei costretto a dire almeno un si non sa più che fare, è la spinta propositiva che ti manca, du cojoni, vero?

Io ci credo che abbiano delle buone intenzioni, di certo non gli mancan le motivazioni, però loro davvero non aiutano. Mi sono visto i loro video di presentazione, quelli che fecero prima di tutto questo, alcuni cantano, fanno spot del tipo “Il Movimento sei TU”, gente che dice “libertà di sognare” sorridendo. Altri sono convinti, dicono quelle tre cose a pappardella.

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Però una cosa devo dirla, ho anche visto il video di 8 e mezzo della Gruber, dove lei chiede ad una neo onorevole, argh cittadina, Marta Grande cosa hanno intenzione di fare adesso. Lei diventa piccola, quasi le manca il fiato, dice cose sconnesse. Lilli le chiede della fiducia, Marta devia goffamente e ricomincia a dire le solite cose, infine quasi le si illuminano gli occhi quando le si chiede della legge elettorale porcellum, si dice “questa la so!”.

E però Marta è bella, ha un sorriso gentile, una pelle candida e degli occhi puri. Vorrei portarla con me, vorrei cantarle una canzone di Mezzala: “Stai zitta fallo per noi”.

Poi arriva il grande giorno, quello della tanto attesa diretta streaming, finalmente si fanno vedere al mondo. Si incomincia, Grillo dice che si è parlato tra di loro, Casaleggio gira attorno al tavolo per riprendersi lo smartphone, che loro so sempre connessi.

Beppe dice che i capi di Camera e Senato sono Cimi e la Lombardi, quella che il fascismo quando era na cosa per pochi era na figata, poi è diventato mainstream e si è rovinato. E qui fatemi aprire una piccola parentesi, io mò non voglio fare l’anacronistico, però per me il 25 Aprile è ancora la festa della Liberazione. E in quel giorno ci liberammo degli invasori tedeschi e dei fascisti, i nostri stessi compatrioti che ci avevano portato a questo, coloro che avevano condiviso e non subito le leggi razziali di Adolfo.

E se qualcuno dice che il 25 è roba da comunisti li lascio fare, perché dietro una bandiera con una falce ed un martello c’è un’ideologia, una filosofia, quella di Karl Marx. Un uomo le cui parole e pensieri sono attuali ancora adesso, un ragazzino di 20 anni alla fine dell’800 aveva previsto tutto, aveva capito come il capitale alla fine avrebbe strozzato l’anima di ogni uomo, come avrebbe distrutto la sua storia, la sua individualità.

Ed è a Marx che dovrebbe ispirarsi il parlamentare Bernini, non ad un web documentario pieno di dietrologia. E’ questa la vera cultura, non quella odierna superficiale e dispersiva. E’ quella difficile sulla quale devi penare per comprenderla appieno, perché la realtà non può essere semplificata, è sempre più complessa di quel che crediamo. E non si può comprendere tutto in una grande cospirazione mondiale.

Lo stesso Bernini, parlando di Zeitgeist, ha detto che grazie a quel documentario si è reso conto che l’informazione condiziona anche il pensiero. No ma scusa Berni ma davvero credi che ci si sia una verità oggettiva? E’ tutto soggettivo, l’oggettività è un’illusione che cerchiamo di mantenere affinché non siamo sopraffatti dal terrore che tutto sia caos.

Che poi dici ti condizionano, che negli Usa ti mettono i chip, benissimo ma credi che non ti controllino anche attraverso Facebook? Non credi che la rete sia allo stesso tempo lo strumento che da l’illusione della libertà ma in realtà la nostra più grande prigione? Davvero sei così ingenuo da credere che la rete sia democratica?

Però vabè magari na serata col Berni me la farei pure, che poi Zeitgeist me lo vidi anche io, e pure io mi ricordo che dissi “cazzo!”, io ed il mio compare Marco fermammo il documentario a metà per riprenderci. Ci guardavamo e dicevamo cose come “Madò, dai mangiamo qualcosa e poi riprendiamo, madò cazzo di macello”. E lo sapevate perché volevamo mangiarci un waffel pieno di cioccolata? Perché c’eravamo fatti na canna, ecco perché.

Chissà se il Berni se lo sarà appicciato un trombone in hotel, e daie io me lo immagino il Berni. Lui ed i parlamentari più giovani con sto trombone fatto con la cartina al metro, il Berni piccia e fa “Toh! Alla faccia del PD! TOH! FIDUCIA STO CAZZO!”, e Marta, che è quella più tranquilla, chiede “Ma dove l’hai presa?”, “da un senegalese a San Lorenzo!”, “Berni ma noi come la pensiamo sull’immigrazione?”, “Ma che ne so Marta! E chi se ne frega!”. Grande Berni! Uno di noi!

E mentre affondo in questo oceano di Grillini mi fermo un attimo, mi chiedo “oh ma qua manca qualcuno, chi è che manca?”, poi guardo all’angolo di una stanza e lì, in silenzio ad aspettare e tramare, c’è lui, sempre lui, il Cavaliere Silvio Berlusconi. E se i 5 stelle alla fine mi fanno ridere, lui no, lui non mi fa ridere manco per un cazzo, nonostante lui provi a far ridere tutti gli italiani.

A me non fa ridere, al Tg 3 hanno dovuto dire con un veloce elenco tutti i processi nei quali adesso è coinvolto, c’è ancora il caso Ruby, ci sono i 3 milioni dati a De Gregorio, ci sono Razzi e Scilipoti anch’essi comprati, c’è il risarcimento a dei pm che erano stati accusati di persecuzione ai danni di Berlusconi.

A me lui non fa ridere, e non ci sono solo i suoi crimini, c’è anche la sua incompetenza come politico, perché lui, come il Pd, ha appoggiato tutte le decisioni di Monti, perché prima di Monti c’era lui, ed è anche colpa sua se siamo così soffocati dal fiscal compact. Berlusconi è dannoso alla nostra economia sia per immagine che per sue decisioni, perché non è vero che un rinnovamento ed una classe politica senza condanne non sono un’emergenza, darebbero un segnale positivo alle borse.

Mentre Movimento e Pd bisticciano tra di loro Berlu sta lì ad organizzare l’ennesima manifestazione contro la magistratura, che lui ha definito un male peggiore della mafia. Ancora una volta un’offesa alla storia italiana, a Falcone e Borsellino, a tutte quelle persone vessate dalla criminalità organizzata.

Un’offesa anche a, e pè na volta lasciatamelo fa il compagno che in sti giorni m’hanno fatto girà i coglioni, Peppino Impastato.
Un’offesa a chi ha lottato e dato la propria vita combattendo il più grande dei mali di questo paese: la mafia, che impedisce a questo paese di progredire, che entra dentro lo stato corrompendo i deboli, chi è pronto ad abbassare la testa per dei soldi, persone piccole pronte a fare i propri interessi ai danni di una nazione, la nostra.

Come si può ancora credere che a quest’uomo stia a cuore la sorte del nostro paese? Siamo tutti così fissati con l’immaginario da dietrologo di serie B di Casaleggio che ci siamo scordati di lui, che prima dei suoi comizi di questa campagna elettorale metteva un video con tutti i successi di Mediaset. A me lui e i suoi non fanno ridere manco per un cazzo.

Per quanto riguarda il Pd ed il Movimento 5 stelle io un paio di idee ce l’ho. Avete mai visto Ritorno al Futuro? Molti si scordano che alla fine Martin McFly se ne frega del continuum spazio tempo e cambia la vita della sua famiglia. Marti, tornando nel passato, aiuta il padre a farsi valere contro Biff, il bullo che lo tormenterà per tutta la vita.

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Grazie al figlio, più scapestrato del padre, riesce a farcela e Biff non sarà più il suo capo che lo sfrutta, ma il suo galoppino. Ecco, il Movimento mi sembra Martin McFly, Michael J.Fox per capirsi, Bersani il padre e Biff è, beh spero che lo sappiate chi sia Biff.

Però purtroppo Grillo, no scusate ma mi sento un’idiota a dire il Movimento, non ne vuole sapere. Che poi ragazzi miei e smettetela cò sta storia della trasparenza, avete fatto sta diretta e alla fine, scusate m’ero perso, Grillo dice che avete già discusso di alleanze e siete compatti, nessuno si allea con un cazzo di nessuno, vai così, bella, fa piacere che siate compatti. Il povero Cimi che non sa più che pesci pigliare, e mò alla fine manco il tecnico mi appoggiate, e la madò e che minchia volete? No perché a sto punto noi, se voi volete eh, ci mettiamo tutti una bella scopa su per il culo e vi ramazziamo la stanza, ok?

No davvero Bersa te mò stai tranquillo, fai te, che ne so na gita in campagna? N’escursione sull’appennino? Fai te Bersa, noi ti si aspetta tutti, vai tra Bersa, ci pensiamo noi. Massì oramai che vuoi fare più? Quessi vogliono il governo Bersa, cioè ma te rendi conto? Son fuori di testa. E mi raccomando riposa, oh te gli 8 punti glieli hai proposti, più di questo che po’ volè un cristiano? Ma certo uno ce prova, se poi l’altro è de coccio puoi solo dì: se vabè ciao, ce semo visti, ce semo vissuti e me pare che alla fine non ce semo piaciuti. Tiè què è il mio biglietto da visita, c’è solo il mio nick su twitter, bella Beppe fajela vede, vai così! TSUNAMI! Mortacci sua che soggetto!

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