Apologia di SocrateLunga vita al governo Letta

Lunga vita al governo Letta. Sento in giro che qualcuno si è un po' risentito per il governissimo di Letta. La ragione sarebbe che se per una vita ti sei proposto come antitesi di un certo signore,...

Lunga vita al governo Letta.
Sento in giro che qualcuno si è un po’ risentito per il governissimo di Letta. La ragione sarebbe che se per una vita ti sei proposto come antitesi di un certo signore, che era il male assoluto, se poi ci fai il governo non è bellissimo. Mai sentito quel proverbio che dice: “chi è causa dei suoi mali pianga se stesso?”

Non vorrei apparire maramaldo, ma credo che il governo letta sia un efficace bagno della realtà contro le dissonanze cognitive: il PD non è quello che credevate (speravate) che fosse, dovreste farvene una ragione.

La storia delle diverse ricette o visioni del mondo, della distinzione tra destra e sinistra è un po’ di tempo che non mi convincono e il nuovo governo delle larghe intese è solo l’ennesima evidenza ed è un po’ più visibile delle precedenti.
Se guardate alla politica economica (come evidenziato in questo articolo) vi accorgete che le sedicenti destra e sinistra pari sono.

Le differenze esistono solo nella vuota retorica delle parole: la sinistra dice di voler regolare il conflitto d’interessi, rendere la società più equa e avere a cuore le istanze dei lavoratori, dei più deboli, delle minoranze. All’atto pratico che fa? Si costerna, si indigna si impegna e poi getta la spugna con gran dignità. Il mercato del lavoro resta duale e i precari penalizzati anche a causa della collusione tra sinistra e i sindacati. Migliorare le condizioni dei più deboli richiede l’intervento su rendite di posizione che la sinistra ha dimostrato di non voler toccare. Anche la tanto sbandierata lotta all’evasione fiscale è una presa per i fondelli, mentre i delinquenti ballano alla faccia dei cittadini onesti si fa pressione sempre e comunque su quelli che le tasse le pagano.

Che dire della destra? Che le spara anche più grosse e ne realizza anche meno. L’unica differenza è che si vende meglio perché togliendo l’ICI ha illuso le persone di aver fatto qualcosa mentre si riprendeva con la mano sinistra ben più di quanto aveva concesso con la destra.

Destra e sinistra sono due facce di un’unica Oligarchiacristiana o DC 2.0 se preferite.
La presenza di Grillo e il risultato del governo letta hanno solo portato alla luce quanto la contrapposizione tra i poli fosse vuota retorica a copertura di una sostanziale coincidenza di interessi.

Cosa succede poi? Non mi azzardo a fare previsioni, però immagino che al PD non convenga andare al voto tanto presto, che a questo giro anche i fedeli idealisti, che insistono a credere in un partito migliore di quello che la realtà dimostra, potrebbero reagire male. Il partito di B ha tutto da guadagnare a prendere tempo per riabilitare il proprietario che ormai, dimenticate le storie di Ruby e il resto, passa quasi da statista, mentre ha la certezza che nessuno agirà contro gli interessi del capo.

Quindi? Lunga vita al governo Letta, garante dell’unità e salvatore della casta politica a spese dei cittadini e del futuro dei loro figli.

PS prima che i soliti arrivino a dire che non ci sono alternative e bla e bla: Grillo dimostra che oggi è possibile per una forza nuova affermarsi. Il suo movimento ha certamente dei limiti, ma dimostra che il monopolio dei vecchi partiti si può spezzare. Dovremmo farci un pensierino su.

@massimofamularo

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