Apologia di SocrateTifo da stadio e Politica Economica

Di calcio capisco molto poco e deve essere per questo che mi confonde il paragone elaborato da Gustavo Piga: Il Governo Letta è stato paragonato ad una squadra che può ambire all’Europa League e f...

Di calcio capisco molto poco e deve essere per questo che mi confonde il paragone elaborato da Gustavo Piga:

Il Governo Letta è stato paragonato ad una squadra che può ambire all’Europa League e forse anche alla Champions, con un difesa rocciosa ma efficace nelle mani di Saccomanni

Se c’è qualcosa che rimpiango di questo Governo è che all’attacco, là dove c’era bisogno di finalizzare per portare a casa il risultato finale, la vittoria, hanno messo … un difensore, uno che non sa segnare.

Perché il MInistero dell’Economia è l’attacco, non la difesa della squadra, e la scelta di Saccomanni è la scelta di chi mette centravanti un Chiellini.
(…)
No, questa visione del Ministero dell’Economia, il catenaccio, non paga più. Il modulo Monti ha fallito, subendo tantissime reti, chiamate debito su Pil a livelli record, tre anni di recessione, disoccupazione a livelli record. Ha fallito perché invece di spingere con coraggio la Germania a comprendere i suoi errori le abbiamo dato possibilità di perseverare, diabolicamente.

Del resto io preferisco paragoni più prosaici cose che includando droga,sesso e alcol.

Mi pare curioso questo approccio da tifoso all’economia per cui uno che fa il banchiere centrale dovrebbe essere incapace di promuovere la crescita economica; un po’ come dire che uno che sale spesso le scale dovrebbe essere incapace di scendere: mi sfugge quale rilevanza dovrebbe avere il verso, ma sarà un limite delle mie conoscenze sul gioco più bello del mondo.

Dunque dobbiamo attaccare? Se attaccare vuol dire crescere penso che siamo d’accordo tutti (incluso il neo ministro in questione). Il diavolo si nasconde nei dettagli e in quella demagogica parola magica: austerità.

Nella metafora di Piga austerità =difesa e quindi, implicitamente, dovrebbe essere possibile crescere, ossia andare all’attacco, senza fare sacrifici.

La mia abissale ignoranza calcistica mi impedisce di capire come si fa a parlare di attacco/difesa con una squadra come la nostra.
L’Italia è un paese dove:

  • i giocatori capaci (soprattuto se giovani) stanno in panchina (finché esasperati non decidono di andarsene altrove) perché scende in campo chi è più bravo a leccare i fondelli o ha gli agganci più forti
  • chi gioca bene (o almeno si da fare) si vede decurtato lo stipendio per mantenere chi non gioca affatto oppure gioca tanto male da favorire gli avversari
  • i fondi disponibili sono impiegati per strapagare l’allenatore, i massaggiatori, gli amministrativi, insomma tutti quelli che non scendono in campo

Insomma una squadra del genere ha bisogno di un bravo attaccante o qualche modifica più radicale?

Giusto per uscire dalla similitudine calcistica in cui non sono a mio agio gli errori dei tedeschi quali sarebbero? Saper costruire automobili migliori che il resto del mondo vuol comprare? Avere una pubblica amministrazione che funziona meglio della nostra e costa meno? Dei sindacati meno miopi dei nostri? Una classe politica meno incapace (per non parlare di credibilità e corruzione)?

E’ austerità suicida pretendere di pagare meno i massaggiatori ( e magari più i calciatori)? Pretendere di far giocare chi è pagato per farlo?

Perdonatemi ancora di calcio capisco molto poco.

@massimofamularo

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