NewsBanditeGoodnight Sofia e Onde Rod, gemelli di strada. A Parma

Si inaugura a Parma dopodomani 22 giugno lo Zerbini Film Festival. L'organizzazione dell'evento ha offerto la possibilità di scoprire quanto simili possano essere due film che ancora non si sono ma...

Si inaugura a Parma dopodomani 22 giugno lo Zerbini Film Festival. L’organizzazione dell’evento ha offerto la possibilità di scoprire quanto simili possano essere due film che ancora non si sono mai incrociati sullo schermo, Onde Rod, dell’artista sardo Mario Pischedda, e Goodnight Sofia, di Leonardo Moro e Lorenzo Robusti, giovani regista e direttore della fotografia spoletani

MISTERO E DUBBIO- Vige un clima di rispettoso silenzio. Chi l’ha già visto sa, ma tace… Nel rispetto di una filosofia dell’artista mai esplicitata ma intesa ai più tra i suoi interlocutori, si ha premura di non diffondere fotogrammi che lo svelino anzi tempo. No compromessi per promuoverlo. Basterebbe fare un paio di nomi, dire che ci sono questo e quello che si raccontano in frammenti, ma Pischedda non gradirebbe. A lui non interessa attrarre la massa, noi lo sappiamo. La sua arte è Ars Amandi ed è un dialogo di qualità. Niente di elitario, di spontaneo, piuttosto. Se potesse Pischedda vorrebbe vedere i volti di ciascuno degli spettatori di Onde Rod, proprio in quell’istante lì, quello in cui sgranano gli occhi o aggrottano le sopracciglia.

ONDE CHE? Onde Rod, l'”altro film”, quello che come Goodnight Sofia va girando su social network, blog, città e metropoli col passa parola, ma che non ha nemmeno un sito, uno solo di riferimento. Board su Pinterest che si autogenerano, piuttosto. Spesso è lo stesso autore a scegliersi il pubblico, contattandolo tra gli amici più attenti. Girato a spasso in Sardegna, il film ha silente pretesa di interazione, vorrebbe costruirsi senza finirsi, così in ogni posto nel quale ne ha luogo la visione. Casalinga, preferibilmente casalinga. Del resto è lo stesso metro con il quale il “maestro” ha distribuito i suoi ultimi due libri, Cafè Bizarre e Tap Roul. Distribuiti anch’essi a mezzo poste italiane. Andati a ruba, barattati, (s)partiti

VICINI DI TAG- Onde Rod e Goodnight Sofia hanno più di qualche punto in comune. Ambedue opere prime si muovono comodamente alloggiate in una busta gialla accompagnata da postino. Raccontano entrambe un viaggio, più emotivo e intimo l’una, corale e più sperimentale l’altra. Conducono in un “no spazio” che è di tutti e di nessuno, la “radura-“quel posto che trova solo chi si è perso”, là dove sorge il suono, le onde sonore diventano protagoniste e lo spazio cambia natura” (cit Fabio Masetti) Tutti e due i film sono “no profit, no copyright, totalmente autoprodotti”, così si legge nei titoli di coda della creatura di Pischedda e nelle interviste di Leonardo Moro.

DIFFERENZE- Girato in meno di 20 giorni il lungometraggio emotivo dei due giovani di Spoleto, sull’onda dell’emozione e del sentimento, in 4 anni Onde Rod. Impetuosamente il primo, lentamente il secondo. 80 ambienti complessivi, tra interni ed esterni, per Goodnight…, tanti ambienti in uno solo per quello dell’artista sardo. Due talentuose giovani attrici per il primo, volti e personaggi noti nel secondo. Per il film di Leonardo Moro è possibile visionare un trailer e visitare un sito, per Pischedda no. Romanticismo e poesia versus docu-surrealePer il primo ho pianto alle prime note, toccata e affondata subito, ascoltando le parole e rimandandone la completa visione a sabato prossimo, quando ci sarà troppa gente per mostrarmi inerme, il secondo l’ho visto tre volte per comprenderlo meglio.

CINEMA 2.0 VECCHI MODELLI, NUOVI MODI DI INTENDERLI- Questa è la strada che i giovani registi si preparano ad intraprendere? Quella dell’autodistribuzione, della produzione autofinanziata? Lo scambio di filmini, come quello di musicassette registrate in casa, non è pratica nuova, si è sempre fatta tra amici e parenti. La novità forse è nella fiducia, nel cambio di tono, nella confidenza…La rete crea nuove parentele di menti e di sensibilità. Pare sia tempo per la smitizzazione dell’opera d’arte, che via “social” naturalmente tende ad atterrare a dimensione più “umana”. Irriverente impresa, un calcio alle major della distribuzione, Goodnight Sofia ha già varcato i confini nazionali, tradotto in spagnolo, francese, inglese, vietnamita e tra poco anche tedesco, muovendosi in ben 33 città, dall’Inghilterra agli Stati Uniti fino in Malesia. Stessa sorte potrebbe figurarsi per il film lanciato da poco da Pischedda. Così era successo con i suoi libri barattati.

PRECEDENTI: I due protagonisti del lancio dello Zerbini Film Festival non sono nemmeno i primi ad aver sperimentato questa pratica. A tanti, a Teramo e non solo, sarà nota la vicenda di Marco Possenti, aka Possend, autore e regista dei film La Ricorrenza 1 e 2. Prima ancora che in rete già 5 anni fa aveva portato il suo film nelle case di vari amici sparsi in Italia e poi in cinema e tv della sua città. Continua a farlo e si appresta a portare sul grande schermo La Ricorrenza 3

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