Stavolta non sono stata così tempestiva, forse è il primo anno che non posto dopo massimo cinque ore dalla chiusura di Pitti. Il motivo è solo uno: no stress. Nel blog ci devo scrivere quando e come mi va. In questo periodo, difatti, non sto mantenendo i miei standard di un post al giorno, lo so, ma il fatto è che ho sì meno lavoro, ma più sbattimenti pratici e più attenzione dedicata al totale restyling del blog.
Finalmente faccio ordine. Anzi, non è vero, forse ne faccio meno; “faccio ordine” nel senso che passo a wordpress e che ci saranno delle categorie (incasinate lo stesso, ma così sono io) per ciascun argomento trattato (sono tanti).
Insomma alla fine mi sono giustificata come a scuola, quando, credo, a nessuno gne ne freghi una mazza, ma ormai non sto a cancellare frasi. Selezionare da-a è più sbatti che scrivere. Alla fine meglio Pitti tardi che mai.
Quindi, cara Lucy, come è stato questo Pitti?