Hotel Sheraton, quartiere finanziario Berrini di San Paolo, all’ora dell’aperitivo tutte le sere va in onda il Bunga Bunga in salsa brasiliano. Attorno a una piscina illuminata ondeggiano giovani paulistanos che (forse) aspirano al sogno americano. Non sono neanche le sei. Ma basta non guardare l’orologio, ordinare un cocktail, e stare al gioco.
E’ tutto un via vai di tacchi a spillo, minigonne e magliette super attillate nella hall dell’albergo, che dovrebbe accogliere in realtà manager. Ma scordiamoci le brasiliane longilinee. Qui si respira un’atmosfera dal sapore barocco. E’ surreale. I ragazzi italiani che mi hanno accompagnato se la ridono, osservando il circo di tronisti e veline attorno a noi.
Anche Mario, il mio coinquilino, ride stasera, quando glielo racconto. Mi dice che il Brasile è anche questo. E’ tutta una sana normalità. E poi aggiunge che non sarebbe neanche una grande novità se il 35enne ex attaccante verdeoro Ronaldo diventasse il patron di Playboy. La notizia da oggi stuzzica la stampa brasiliana.
Secondo quanto riportato dal quotidiano Extra, l’ex giocatore miliardario sarebbe pronto a cambiare casacca un’altra volta. Si starebbe per imbarcare in una nuova carriera come magnate del porno. Fonti vicine al Fenomeno hanno svelato che Ronaldo ha in programma di fare un’offerta per la rivista Playboy. In Brasile il giornale vende oltre 250.000 copie al mese. Ma le sue vendite sono diminuite nel corso degli ultimi dieci anni.
Per gli amici di Ronaldo, ha scritto anche il britannico Daily Mail qualche giorno fa, con il suo tocco magico l’ex Fenomeno contribuirà a ringiovanire la rivista. Il resto dei brasiliani gongola. Sanno che Ronaldo non è la prima icona della loro fede calcistica ad avere a che fare con il mondo del sesso. Pele è testimonial di una campagna rivolta a chi ha problemi di erezione, mentre Ronaldinho ha firmato una nuova linea di preservativi. Come dire: niente di nuovo da queste parti.
@ Micaela Osella