Meno male che la settimana della Moda Uomo se la snobbano in diversi. Meno male che c’è più gente interessata alla donna, così il tasso di ansietà e di isterismi facili è relativamente più basso e io ho il via libera ad innervosirmi di meno, per niente è impossibile.
La tranquillità della moda maschile è talmente tanto surreale che ti disturba: arrivi lì e speri di trovare il solito delirio, i fotografi che si montano uno sopra l’altro perché ci sono Anna o Viviana, le checche a mento in sù con la giacchetta sulle spalle e le zie con il vestito di lana (perché moda vuole che se s’inverno ci si debba mettere i vestiti estivi, d’estate dovrebbe andare l’invernale, dicono). E quando non trovi tutto ciò all’inizio ti indisponi, poi ringrazi i santi Numi che “quel” tutto ciò abbia una dimensione accettabile.