Sampan ExpressItalia-Thailandia: la diplomazia passa da Milano

"Voi italiani avete qualcosa! Qualche giorno fa in Svizzera abbiamo percepito ancora una volta la grande affidabilità di quel paese e dei suoi marchi, ma voi italiani, come dire, avete un qualcosa...

“Voi italiani avete qualcosa! Qualche giorno fa in Svizzera abbiamo percepito ancora una volta la grande affidabilità di quel paese e dei suoi marchi, ma voi italiani, come dire, avete un qualcosa di fuori dal comune”. Lusinga importante, seppur squisitamente diplomatica, quella rivolta da Chutintorn Gongsakdi, direttore generale del dipartimento affari economici del Ministero degli Esteri thailandese, a politici ed imprenditori italiani durante l’Italy-Thailand Business Forum tenutosi il 13 settembre a Milano.

Dopo aver incontrato Letta a Roma ed essere stata accolta in Vaticano dal Pontefice, la Primo Ministro Yingluck Shinawatra ha fatto scalo nel capoluogo della regione che rappresenta circa il 50% dei 3,6 miliardi di interscambio commerciale tra Italia e Thailandia. Suscitato l’applauso divertito del gotha economico milanese affermando che Milano è il sogno di ogni donna, la Shinawatra ha espresso grande soddisfazione per la prossima visita di Letta nel “paese dei sorrisi” che dovrebbe tenersi entro la fine dell’anno, e fiducia in una futura cooperazione sempre più di alto livello. Nei prossimi giorni sarà messa in moto la macchina organizzativa per una missione di sistema volta a far conoscere il paese del Sudest asiatico agli operatori italiani, ma la relazione non è unilaterale. Basti pensare che nel 2011 la Central Retail Corporation ha rilevato il 100% delle quote della Rinascente. La Primo Ministro ha poi sottolineato le opportunità per le imprese italiane implicite nel portentoso piano infrastrutturale da 67 miliardi di dollari avviato in Thailandia. Packaging, co-produzione, interni, food, ma soprattutto design sono stati i settori individuati in cui espandere le relazioni economiche.

La rappresentante del Board of Investment ha invece approfondito i punti di forza del paese e le possibilità per le aziende italiane focalizzando l’attenzione del pubblico sul mix di incentivi fiscali, facilità di avviare un investimento (come testimoniato dalla diciottesima posizione nel Doing Business della Banca Mondiale), e posizione strategica tanto della Thailandia quanto di Bangkok, che hanno determinato il successo economico della Thailandia negli ultimi decenni. Lo sviluppo dell’area Asean sarà sempre più un fattore determinante nelle scelte strategiche delle imprese italiane che seguiranno le varie Danieli, Ducati, Iarp, Vittoria, Legor, Cyklop, EcoMarine.

L’Aice, Associazione Italiana Commercio Estero, ha individuato come chiave per una maggiore integrazione economica la riduzione delle reimportazioni in entrambe le direzioni. Evitare, dunque, i passaggi attraverso i competitors europei significherà migliorare la classifica che vede l’Italia come ventisettesimo cliente della Thailandia (dietro a Olanda, Germania, Regno Unito, Belgio e Francia) e venticinquesimo fornitore (dopo Germania, Francia e Regno Unito). E maggiori scambi significheranno un volano per gli investimenti diretti esteri (IDE).

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