Non c’è soltanto tattica dietro il duro attacco del Pd siciliano al governatore regionale Rosario Crocetta. Ormai, confidano a microfoni spenti dirigenti regionali dei democratici, «le due parti sono distanti anni luce. E il redde rationem si consumerà alla direzione regionale del prossimo 16 settembre». Già, perché a pochi giorni dall’assemblea nazionale del Pd – che si preannuncia altrettanto infuocata in virtù del match «sulle regole» – il primo terremoto potrebbe arrivare dalla Sicilia, e raggiungere dritto dritto Largo del Nazareno.
In quell’occasione il segretario regionale Giuseppe Lupo insieme a tutte le altre “correnti” del Pd siciliano proverà a chiedere «un cambio di passo». «Noi poniamo problemi politici: ci dica il presidente, ad esempio, come vuole risolvere i problemi dei 20 mila precari che rischiano di restare senza un impiego. Come? Con incentivi ai privati? Ma siamo seri», sbotta Lupo. Un «cambio di passo» che secondo i democratici dovrà prevedere l’ingresso in giunta di esponenti del Pd «perché in questo momento non abbiamo voce in capitolo». I dirigenti di via Bentivegna, sede regionale del Pd, avrebbero già pronta una lista di tre nomi, che dovrebbe comprendere l’attuale segretario Giuseppe Lupo, il capogruppo Antonello Cracolici (cuperliano ed ex Ds), e un terzo nome ancora top secret, che i più lasciano intendere possa essere vicino all’area di Matteo Renzi.
Tuttavia Crocetta resiste, e rimanda al mittente le accuse: «Non mi sono mai opposto al rimpasto ma il Pd non può pretendere che sia io a cacciare i suoi assessori». E ancora: «Io potrei indignarmi perché il segretario di un partito vuole fare l’assessore». In sostanza questa volta non sembra facile ritrovare la sintesi fra le due parti: Crocetta e il Pd. E non è da escludere, riferiscono a Linkiesta, «che Crocetta ormai in rottura con il Pd possa fare come Raffaele Lombardo: eletto con il centrosinistra, trovarebbe una maggioranza alternativa con uomini di centrodestra». Al punto che anche a Palermo, così come a Roma per eventuale formazione Letta-bis, si parla già di «mercato delle vacche». Del resto, mormorano in tanti a Palazzo dei Normanni, «fateci caso: Crocetta non attacca mai il Pdl e il centrodestra». Amen.
Twitter: @GiuseppeFalci