26 settembre 1988, Lenzi di Valderice in Sicilia. Mauro Rostagno, sociologo e giornalista, viene ucciso dalla mafia a colpi d’arma da fuoco. A 25 anni di distanza, alcuni giovani giornalisti e registi siciliani – Federico Zanghì, Andrea Ossino, Diego Gandolfo e Saul Caia – vogliono rendere omaggio alla sua figura nel documentario Sanatano. La vita di Mauro Rostagno, un film per raccontarne la storia e riaccendere i riflettori dell’opinione pubblica sulla sua tragica morte. Il progetto dei tre autori nasce a seguito del premio ricevuto nel 2012 al Festival Internazionale del Giornalismo di Perugia con un breve video alla ricerca dei luoghi e delle memorie su Mauro Rostagno. Fino al prossimo 31 dicembre è possibile sostenere economicamente il progetto attraverso la piattaforma Produzioni dal Basso.
La vita di Rostagno attraversa la Storia d’Italia dagli anni ’60 ad oggi: dall’emigrazione italiana alle proteste studentesche e operaie, dalla lotta armata all’omicidio Moro, dalla nascita dei centri sociali al fascino delle culture orientali, dai primi telegiornali locali siciliani alla battaglia contro la mafia. Oggi più che mai, capire le ragioni della sua morte è un dovere morale, un imperativo categorico per rendere giustizia all’eroe cittadino venuto dal Nord (Rostagno era di origini piemontesi) per raccontare le verità scottanti della sua e della nostra Terra.
Noi non vogliamo trovare un posto in questa società, ma creare una società in cui valga la pena di trovare un posto.
Mauro Rostagno