Un cortile di Milano visto con gli occhi del portiereFalso movimento

Una persona si muove rapida, incurante della pioggia. Ha il bavero del cappotto alzato, la sciarpa sul viso. La vedo attraverso i vetri del bar, dove sto sorseggiando, svogliatamente, una birra. Se...

Una persona si muove rapida, incurante della pioggia. Ha il bavero del cappotto alzato, la sciarpa sul viso. La vedo attraverso i vetri del bar, dove sto sorseggiando, svogliatamente, una birra. Seppure osservi con attenzione, non capisco se  sia un uomo, una donna, un giovane o un anziano. E’ come una statua d’argilla che si disfa e si ricrea in pochi secondi. Cammina in modo convulso, ma ciononostante, non si allontana dalla sua posizione. Rimane immobile per un attimo nelle svariate forme che assume di volta in volta.  Ogni tanto lancia lo sguardo verso l’alto, intravede la flebile luce del pianeta della politica, un pianeta lontano abitato da alieni che forse non sanno che esiste la terra. Dietro di sé ha giorni difficili, davanti una felicità da conquistare e stringere forte. La pioggia continua a cadere. Il barista mi chiede per la terza volta se voglio ancora qualcosa. No, grazie, sono a posto così.

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