“How Much Is Enough?”

E’ firmato da due artisti egiziani, Aya Tarek ed El Teneen, il murale dal titolo “How Much is Enough?”, realizzato in questi giorni a Pistoia, sulla parete di cinta del mercato Ortofrutticolo della...

E’ firmato da due artisti egiziani, Aya Tarek ed El Teneen, il murale dal titolo “How Much is Enough?”, realizzato in questi giorni a Pistoia, sulla parete di cinta del mercato Ortofrutticolo della città.

(Foto credits: Carmine De Bellis)

I due protagonisti della giovane scena della street-art egiziana – dal 20 al 29 ottobre in Italia su invito di PoieinLab – hanno disegnato una enorme scritta in inglese sul muro di cinta del mercato di via Dell’Annona, a Pistoia, che recita: “How much is enough?” (in italiano, Quanto è abbastanza?). Una frase che spinge ad interrogarsi sul valore da dare alle cose, ma che è anche una provocazione moderata in questi tempi di crisi. Al centro della scritta, incastonato come in una icona bizantina, il meme di uno Yao Ming ironico e capelluto che – forse – evoca la strada possibile da percorrere.

Il murale è la fusione del carattere e degli stili dei due street artist, che per la prima volta hanno collaborato insieme alla realizzazione di una opera. Quello piu’ figurativo di Aya Tarek, che vive e lavora ad Alessadria d’Egitto ed oltre ai graffiti si dedica anche alla pittura piu’ classica su tela; e quello di El Teneen (pseudonimo di un artista che vuole restare anonimo), un universo di figure digitali che diventano stencil, utilizzando immagini e slogan già codificati al servizio di una provocazione moderata.

Tecniche, temi e contenuti del lavoro di questi dugli street-aris artisti egiziani sono stati illustrati in un incontro sabato 26 ottobre al Circolo ARCI Bonelle, di Pistoia. Occasione in cui è stato presentato anche (il mio!) Urban Cairo. La primavera araba dei graffiti (edizioni Informant).

Entusiasta è stata la reazione degli abitanti del comune toscano. In questo modo hanno visto rivalutato l’edificio del mercato Ortofrutticolo, opera di un importante architetto, e hanno anche “sperimentato” la volontà di cambiamento degli street art egiziani, protagonisti di un fenomeno di cui si è parlato molto – e si continua a parlare – perchè esploso in un contesto pieno zeppo di divieti.

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