Vanilla LatteIl tifone nelle Filippine? Per Paolo Ferrero è “frutto del turbocapitalismo”

Il tifone Haiyan? Colpa del capitalismo sfrenato. Parola di Paolo Ferrero, ex ministro e attuale segretario di Rifondazione Comunista. Il quale, nel commentare su Twitter l'evento catastrofico veri...

Il tifone Haiyan? Colpa del capitalismo sfrenato. Parola di Paolo Ferrero, ex ministro e attuale segretario di Rifondazione Comunista. Il quale, nel commentare su Twitter l’evento catastrofico verificatosi nel Sud Est Asiatico, ha dato una sua personale interpretazione al fenomeno. Il cinguettio di Ferrero, pubblicato alle 12.19 del 10 novembre 2013, recita infatti: “Uragano #Haiyan frutto #turbocapitalismo. Serve #ecosocialismo per rispettare lavoro e ambiente”.

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Il tweet, come facilmente prevedibile, ha fatto scatenare la rete. Tra i primi ad accorgersene, Christian Rocca (@christianrocca), direttore di IL – Magazine del Sole 24 Ore, che si è limitato al retweet, senza aggiungere commenti. Un incredulo Pierluigi Battista (@PierluigiBattis), nota firma del Corriere della Sera, ha invece reagito con un “dai, no, dai”. Quindi, una lunga serie di risposte tra il serio (poche) e il faceto (molte): “gombloddoh borghese!!”; “effetti collaterali del caldo”; “enosocialismo vodkatovarisch”; “chiamate l’ambulanza”; “lo dicevo io che il battito d’ali della farfalla non c’entra un cazzo”; “attendo con trepidazione il momento in cui ‘ci siete cascati. Sono Guzzanti’”. E avanti di questo passo, con battute ironiche e sarcastiche su quanto scritto dall’ex Ministro – alla Solidarietà Sociale, non all’Ambiente – del Governo Prodi II.

A dispetto della valanga di sberleffi online, Ferrero ha ribadito il concetto, qualche ora dopo: “#Haiyan frutto cambiamenti climatici determinati da #turbocapitalismo. La logica del profitto distrugge l’ambiente. Serve #ecosocialismo!”. Ovviamente, gli utenti hanno ripreso a commentare, tra cui anche Simone Spetia (@simonespetia) di Radio24, che ha risposto con uno sbigottito “eh?”. Mentre altri, forse per riportare il dibattito sui binari della serietà (per quanto possibile), hanno provato ad approfondire. Diego Fusaro (@DiegoFusaro) ha indirizzato l’attenzione sull’euro: “caro Paolo, perché non dire apertamente che l’euro oggi è il turbocapitalismo e che uscirne è fondamentale?”. Così, Carlo Stagnaro (@CarloStagnaro) dell’Istituto Bruno Leoni, liberista oltre ogni ragionevole dubbio, ha sfruttato la ghiotta occasione per intervenire provocatoriamente: “quindi sostieni che l’euro ha causato l’uragano?” (Ferrero, che ha risposto con un polemico “complimenti per la domanda”, non deve averla presa bene).

Ammirevole, invece, lo sforzo di Nicola Battista (@NicolaBattista) che, rivolgendosi al leader di Rifondazione Comunista, ha provato a tendergli una mano: “Molti la criticano per questa frase. Io non sono d’accordo, ma chiedo spiegazioni, devo capire il suo punto. Risponda, la prego”. E la risposta non ha tardato ad arrivare. “Logica massimo profitto sta provocando cambiamenti climatici”, gli ha garbatamente twittato Ferrero, “che sono all’origine dell’accentuarsi dei fenomeni climatici”. Dunque, il capitalismo sfrenato cambia il clima, il clima fa arrivare le catastrofi: sintetizzando, i capitalisti, tra le varie colpe che possiedono, hanno anche quella di provocare i tifoni. Una tesi interessante, quasi avvincente, che però non sembra riscuotere molti consensi. Chissà cosa ne pensa la comunità scientifica. E chissà cosa ne pensano nelle stesse Isole Filippine, dove i tifoni sono chiamati “baguio”, termine derivante dalla città di Baguio, appunto, che fu colpita da un ciclone tropicale devastante accompagnato da piogge record durate ventiquattro ore. Avvenne nel 1911, un’epoca in cui il “turbocapitalismo” neppure era stato inventato.

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