Prima o poi ci faranno un film, sul sindaco di Toronto. Ed è un peccato che non sia più fra noi James Gandolfini, l’interprete di Tony Soprano, perché quella parte gli sarebbe calzata a pennello. Bob Ford ha 44 anni, è tozzo, più largo che alto, ha i capelli rossi e il viso rubicondo. E’ sposato, ha due figli, soffre di asma e di calcoli renali. E’ sindaco di Toronto (la più grande città del Canada, 2 milioni e mezzo di abitanti) dal 1° dicembre del 2010.
La cosa incredibile è che Ford resta inchiodato alla sua poltrona di sindaco nonostante le incredibili vicende che lo hanno visto come protagonista negli ultimi tempi. Ford ne ha combinate di tutti i colori. Ha ammesso di ubriacarsi e di drogarsi, fa largo uso del turpiloquio, si è fatto sorprendere da un video pirata nel quale, visibilmente alterato, minaccia di commettere un omicidio di primo grado. E’ stato anche accusato di molestie sessuali.
La colpa più pesante è quella di aver inalato crack, una droga a base di cocaina dagli effetti micidiali. Ford prima ha negato, poi ha ammesso di averla consumata durante uno dei suoi “stordimenti alcolici”. Una ammissione, quindi, ben poco rassicurante.
Il guaio di Ford è che quando vuole metterci una pezza, fa più danni del buco. Ecco un esempio. Una donna lo accusa di molestie sessuali e lui, in conferenza stampa, a microfoni aperti, dice che non voleva “eat her pussy” (mangiare la sua passera), anche perché, in quanto uomo sposato, ne ha “più che abbastanza da mangiare a casa”.
Ma i comportamenti eccentrici di Ford non finiscono qui. Il 14 novembre si è presentato nell’aula del consiglio comunale indossando stivali da cow boy e la maglietta dei Toronto Argonauts, la squadra locale di football. Il gesto ha indotto la Canadian Football League a mandare una nota ufficiale di protesta. Ma Ford è diventato impresentabile anche per la casa automobilistica che porta il suo nome. Infatti Bob Ford ha fatto produrre delle magliette dove il suo nome compare racchiuso in un ovale, con un chiaro richiamo al logo della Ford. Un portavoce dell’azienda ha precisato che il sindaco di Toronto non è stato autorizzato ad usare il logo e lo ha diffidato dal riprovarci.
Nonostante tutto questo Ford non intende dimettersi. Oggi, nel consiglio comunale di Toronto, verrà presesentata una mozione per togliere a Ford alcune deleghe. Lui non la prenderà bene. Chissà che cosa gli uscirà di bocca.