Non aprite quelle porteDue parole prima che io muoia sulle strisce pedonali

Innanzitutto vorrei dire che tu, signora sulla cinquantina al telefono che a Milano, al semaforo di via Corti angolo via Grossich, oggi alle 16 sei passata col rosso, sfiorando i miei piedi e il mi...

Innanzitutto vorrei dire che tu, signora sulla cinquantina al telefono che a Milano, al semaforo di via Corti angolo via Grossich, oggi alle 16 sei passata col rosso, sfiorando i miei piedi e il mio bel cappotto panna come la macchina che, guidata da te – ripeto – al telefono, mi ha tagliato la strada mentre attraversavo sulle strisce pedonali con il verde per i pedoni, dicevo, tu, signora che sei passata col rosso, sei un’emerita cretina.

Poi aggiungerei che tu, automobilista frettoloso che fa i micini ciechi e che, un bel venerdì pomeriggio di settimana scorsa, hai deciso di punto in bianco di avere la precedenza su di me che, sempre con il semaforo verde per i pedoni, attraversavo via Mercato angolo via Pontaccio, ecco tu, proprio tu, solo tu, nient’altro che tu (ma forse no, perché purtroppo non sei l’unico), insomma tu sei uno che inizia per esse e finisce per tronzo, ed è perfettamente inutile che poi alzi la manina per chiedermi scusa quando sai già, prima di svoltare, che vuoi passare prima tu.
Il tuo non è un errore, è un atto deliberato, perché – chissà – forse ti aspettano per l’aperitivo in Piazza del Carmine e se arrivi in ritardo Marc Jacobs in persona viene a dirti che sei out, oppure “sai, le cavallette”, o forse – più semplicemente – devi solo correre-correre-correre perché Dio (o chi per esso) ti ha dato la macchina e guai a rallentare.

E poi voi, abitanti di Ronco Briantino, provincia di Monza e della Brianza, che credete che il codice della strada non valga nei paesi con meno di cinquemila abitanti, sì, voi, che ignorate le strisce pedonali e andate pure contromano nei sensi unici perché tanto sono le sei di mattina, perché non provate a pensare che al posto mio potrebbe esserci vostro figlio che torna dal campetto dopo la partita con gli amici?

Ecco, a tutti voi vorrei ricordare che nello scontro auto-uomo o auto-bicicletta di solito ha la meglio l’auto e la gente muore. Come ieri a Milano, come oggi da qualche altra parte.