Il portalettere deve aver, come minimo, strabuzzato gli occhi. E molti avranno probabilmente avuto la medesima reazione, vedendo quella busta, nel leggere il nome del destinatario. Perché la persona a cui era indirizzata la missiva dell’INSEE – Institut national de la statistique et des études économiques, l’equivalente francese del nostro ISTAT – non era un individuo qualunque. Non una personalità importante, un personaggio famoso, o una semplice celebrità: molto di più. L’indirizzo di recapito era per una delle figure più rilevanti della storia dell’umanità. L’esatta definizione di “nome illustre”. Perché le lettera era destinata a Napoleone Bonaparte. Residente al civico 3 di Rue Saint Charles, ad Ajaccio, Corsica.
Proprio lui. Il grande stratega. Il generale della rivoluzione. L’imperatore dei francesi. Il quale, per ovvi motivi, non trovandosi più su questa terra da circa due secoli, non ha potuto ritirare la lettera, né firmare la ricevuta di ritorno. A riportare la bizzarra notizia, il quotidiano Corse Matin, che ha anche pubblicato la foto della lettera (che riportiamo qui, fonte CorseMatin.com), inviata nei primi giorni di dicembre, chiedendosi peraltro per quale assurdo motivo possa essere capitato un disguido postale di tali dimensioni. Purtroppo, non si tratta della missiva di qualche soldato, che arriva con un ritardo di circa 209 anni dopo l’incoronazione di Bonaparte. Difficile ipotizzare a uno scherzo, trattandosi di un’istituzione autorevole, e altrettanto improbabile pensare a un caso di omonimia, dal momento che quella riportata sulla busta, Rue Saint Charles, è proprio la strada dove visse Napoleone.
Un fatto inspiegabile. Un mistero che, al momento, non trova risposte. Se non quella degli operatori delle poste francesi. I quali, prima si sono limitati, come previsto dal protocollo, a compilare la modulistica per il mancato recapito, indicando come “inconnu”, “sconosciuto”, il destinatario indicato a tale indirizzo. Quindi, siccome proprio quel nome è tutto fuorché “sconosciuto”, qualcuno – ancora nell’anonimato – dotato di una dose di ironia pari alla conoscenza della storia, ha pensato bene di intervenire, e di aggiungere una nota a mano, sulla busta: “Deceduto nel 1821, per cortesia inoltrare a San Pietro”. Una destinazione sicuramente più corretta, ma difficilmente raggiungibile dalle poste d’oltralpe.