Si intitola “The Square” (la piazza) il documentario candidato all’Oscar che racconta le eroiche vicende dei rivoluzionari di Piazza Tahrir. E’ la prima volta che un documentario girato in Egitto viene candidato all’Oscar. Ma in patria i protagonisti di quelle straordinarie giornate non lo possono ancora vedere. Almeno nelle sale cinematografiche.
Il documentario, girato dalla regista Jehane Noujaim (Control Room,Startup.com,Rafea: Solar Mama) e prodotto da Karim Amer, racconta la rivolta che nel gennaio del 2011 ha portato alle dimissioni dell’allora presidente Hosni Mubarak, e segue con passione e slancio le vicende di un pugno dei suoi giovani protagonisti fino all’estate scorsa. La pellicola avrebbe dovuto essere proiettata al Cairo lo scorso dicembre, nell’ambito di una rassegna internazionale (prima della distribuzione nelle sale del paese). Ma all’ultimo minuto la proiezione è stata cancellata. Sembra che mancasse una autorizzazione. Nei mesi scorsi The Square, che il sito di Variety ha bollato come una sorta di work-in-progress (forse proprio come la rivoluzione egiziana), è stato sottoposto a diversi interventi di revisione ed editing anche a causa degli improvvisi stravolgimenti politici occorsi in Egitto negli ultimi mesi.
La nomination di The Square agli Oscar ha generato una valanga di commenti entusiasta sui social network da parte dei fan egiziani. Alcuni hanno annunciato di voler organizzare “proiezioni private” del film al Cairo per rimediare alla frustrazione di non poterlo vedere nei cinema (al Cairo circolano comunque DVD della pellicola). Mentre sulla sua pagina Facebook ufficiale si legge che gli autori sottoporranno di nuovo il doc al vaglio della censura egiziana per l’approvazione della versione finale ed ufficiale.
Se n’è parlato così tanto in Egitto che la testata egiziana indipendente solo online Mada Masr ha pubblicato una intervista interessante al direttore della censura Ahmed Awaad sull’uscita nelle sale di The Square. Chi è davvero curioso la puo’ leggere qui.
Sarà interessante capire che ne pensano gli egiziani una volta che il film uscirà nelle sale. Se ci riuscira’. La lettura dei fatti di Piazza Tahrir, e di cio’ che ne è seguito, è, al di la’ della rappresentazione del documentario della Noujaim, ancora controversa. I tempi di Internet lasciano sempre meno spazio a riflessioni che invece si rivelano necessarie.
Intanto, il documentario, già premiato ai festival Sundance e di Toronto, è in programma in questi giorni in alcune sale degli Stati Uniti, GB e Canada, mentre il 9 febbraio sara’ al Berlinale Film Festival e il 13 febbraio all’Istanbul International Independent Film Festival. Una versione finale in streaming è disponibile suNetflix, si legge sul sto del doc http://thesquarefilm.com .
Dopo l’annuncio della nomination, la regista Noujaim ha twittato (@JehaneNoujaim): The Square è dedicato “al sangue, alle speranze e ai sogni degli egiziani la cui forza, coraggio e bellezza abbiamo visto (io aggiungerei ammirato) a Tahrir”.
Gli altri doc in concorso sono: The Act of Killing, Cutie and the Boxer, Dirty Wars e 20 Feet From Stardom.
La nomination agli Oscar di The Square è giunta a pochi giorni dalle celebrazioni del terzo anniversario della Rivoluzione, il 25 gennaio 2014.