Nadia Fanchini è una delle sciatrici della Nazionale italiana. Ma è anche la dimostrazione che a volte la pratica dello sport non fa bene alla salute. Lo dice lei stessa, parlando delle proprie ginocchia: «Mi fanno sempre male. Artrosi, condropatia: vado avanti con gli antidolorifici. La sera quando mi stendo a letto mi sento come se mi avessero preso a bastonate, ci sono giorni in cui davvero non ce la faccio più».
A raccogliere questo sfogo è stata Marisa Poli, per la Gazzetta dello Sport del 29 dicembre. Il giorno prima si era disputato a Lienz, in Austria, lo slalom gigante di Coppa del Mondo femminile, e la Fanchini era stata 5ª, migliore delle azzurre.
I malesseri della Fanchini colpiscono, normalmente, le persone anziane, oltre i 60 anni d’età (qualche notizia si trova sul sito web di Roberto Albanesi). La sciatrice azzurra di anni ne ha 27. In pratica è nel pieno della carriera agonistica. È nel giro della Nazionale di sci da un decennio (convocata per la prima volta nel 2003, dice la sua pagina della Wikipedia) e potrebbe continuare a sciare a quel livello per un altro decennio ancora.
In carriera ha vinto 1 argento e 1 bronzo in discesa libera ai Mondiali (nel 2013 e 2009 rispettivamente) e in Coppa del Mondo ha ottenuto 9 podi tra cui 1 vittoria, nel 2008 nella discesa libera di Lake Louise.
Però nel 2010 si è rotta i legamenti di entrambe le ginocchia cadendo a Saint Moritz durante una gara, e nel 2011 si è rotta nuovamente i legamenti del ginocchio sinistro cadendo a Cortina d’Ampezzo. Dopo infortuni così gravi sarebbe stato comprensibile un rallentamento della sua furia agonistica. Magari non il ritiro definitivo dall’agonismo, però una diminuzione, una cautela. evitare di sollecitare le ginocchia che ogni volta le fanno malissimo.
Ma la Fanchini non si è fermata. Continua a sciare. Soffrendo tantissimo.
Per la maggior parte delle persone lo sport è un aiuto a vivere meglio. Nadia Fanchini sta vivendo in una dimensione molto diversa: lo sport le ha danneggiato la salute, ma lei continua a praticarlo perché ottiene risultati inaccessibili alla maggior parte delle persone.