Una volta per tutte: oggi non è il giorno più triste dell’anno. Quella del Blue Monday – una pseudo teoria scientifica secondo la quale il terzo lunedì di gennaio è la giornata più deprimente di tutte – è infatti solamente una riuscitissima operazione di PR. Ciononostante, ogni anno viene ripresa da TV, radio e giornali, tanto in Italia quanto all’estero.
Come spiega Ben Goldacre, uno scienziato e comunicatore scientifico britannico, la formula del Blue Monday è una leggenda nata nel 2005. L’ideatore dell’equazione, ovvero il Dr. Cliff Arnall, al tempo tutor part-time presso il Center for Lifelong Training dell’università di Cardiff, creò questa formula solamente per rendere più credibile un comunicato stampa di Sky Travel.
Da pubblicità la formula del Blue Monday è diventata uno dei classici esempi di churnalism, ovvero un modo di fare giornalismo che, invece di controllare le fonti, si accontenta di copiare ed incollare comunicati stampa e lanci di agenzia. Con buona pace di che tutti quelli che oggi, come ogni anno, pubblicano la notizia.