IoVoglioTornareDimmi dove sei e ti dirò che lavoro avrai

Da quando è sbarcato nel panorama del lavoro Jobyourlife ha fatto passi da gigante. Era il mese di Aprile quando questo blog presentava il nuovo progetto per la ricerca del lavoro, oggi la società ...

Da quando è sbarcato nel panorama del lavoro Jobyourlife ha fatto passi da gigante. Era il mese di Aprile quando questo blog presentava il nuovo progetto per la ricerca del lavoro, oggi la società ha due uffici in Italia, uno a Milano e un altro a Cagliari, la piattaforma ha raggiunto 100 mila iscritti e ogni giorno cresce a vista d’occhio con 700/800 nuovi iscritti.

Jobyourlife (di qui avevo scritto in un’altro post) è la nuova piattaforma che consente agli utenti di trovare lavoro attraverso la posizione geografica. Le aziende associate al sistema, infatti, cercano i propri candidati in base alla geolocalizzazione, insomma è il lavoro a cercarvi in base alla vostra posizione.

Le aziende che hanno scelto questo innovativo sistema sono tante e note, Greenpeace, Zara, Accenture, Coin, Uber; la società nasce come start-up nel 2012 ed è finanziata da sostenitori che credono nel progetto, l’ultimo round di 500 mila euro è stato elargito da angel investors. Nuova, dinamica e giovanile l’azienda è composta da un team di 9 persone che hanno non meno di 24 anni e non più di 39.

Tra le ultime novità che riguardano Jobyourlife c’è la collaborazione con il Comune di Milano (settore Lavoro e Formazione). In seguito a questo legame con l’istituzione tutti i futuri candidati che si rivolgeranno al comune per la ricerca del lavoro saranno indirizzati alla piattaforma di Jobyourlife, che gli permetterà di ottenere un vantaggio nell’inserimento lavorativo, dichiarano Andrea De Spirit (Ceo di Jobyourlife) e Lorenzo Mecocci (COO e partner): “tutto questo per offrire ai cittadini una panoramica sempre più ampia riguardo le opportunità professionali e le posizioni aperte nelle diverse realtà aziendali. Il servizio, che è totalmente gratuito, nello specifico, si rivolge a disoccupati under 35”. “La collaborazione con il Comune di Milano – conclude Andrea – è sicuramente un modello replicabile, che potrebbe aiutare i Comuni ad avvicinarsi ancora di più al cittadino dal punto di vista della ricerca di lavoro online”.

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