NewsBanditeThe Mafia Sweet Shop, se la mafia ispira i designer

Sei italiana, puoi dire di avere in comune qualcosa con Dante e Leonardo, con Benigni e Carmen Consoli, con la pizza e Fellini, con Roma e Michelangelo. E cosa ti capita sotto gli occhi mentre stum...

Sei italiana, puoi dire di avere in comune qualcosa con Dante e Leonardo, con Benigni e Carmen Consoli, con la pizza e Fellini, con Roma e Michelangelo. E cosa ti capita sotto gli occhi mentre stumbli per siti di arte e design? Una rivisitazione su tela delle canzoni più belle della cantantessa? Una casa arredata come il set di otto e mezzo? No, la “Mafia“. Preciso: la Mafia fonte di ispirazione di artisti o presunti tali. The Mafia Sweet Shop,  ad esempio, di un inglese, tale Sean Muphy. Sul suo sito personale così più o meno presenta il suo lavoro.

“Brief lanciato per un contest di Fitch per ‘rivitalizzare la High Street’. La mia idea è stata quella di creare un negozio sotterraneo della mafia, ispirato alla mafia italiana e alla sua rete di gallerie segrete. Il negozio è accessibile tramite una lavanderia situata al numero 11 di George Street. Quando i clienti entrano nel negozio chiedono ‘Maria’. Quando hanno fatto i loro acquisti escono attraverso una diversa uscita, che li porta in un altro negozio. La mia idea è arrivata finalista tra i primi sei vincitori…”

Ecco alcune immagini del progetto

E non mancano nemmeno i “santi”

Per la serie: arte che “smuove” le sensibilità. Complimenti a Sean Murphy. Grazie per avermi fatto ricordare in che paese reale vivo. 

Sean non è l’unico artista ad aver preso ispirazione dalla Mafia per un progetto di “arte” o design. Attendete…

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