NewsBanditeCharlie Hebdo, lettera aperta ai fratelli Kouachi

Fratelli Kouachi che non siate due cime è certo. Nessuna persona dotata di raziocinio salterebbe il pranzo per andare ad ammazzare dei completi estranei in una fredda giornata d'inverno. Certo, que...

Fratelli Kouachi che non siate due cime è certo. Nessuna persona dotata di raziocinio salterebbe il pranzo per andare ad ammazzare dei completi estranei in una fredda giornata d’inverno. Certo, quel cappuccio vi teneva al riparo dalla tramontana di gelo e sì-ora posso immaginare-chissà che tepore dev’essere dentro a un burka-avete ragione-ma, ammettetelo anche voi che facciamo prima: vi eravate drogati. Oppure siete fuori di testa.

Said, scrivo a te che sei il più grande-il più maturo-si presume: pur non giustificandolo, comprenderei quanto avete fatto se ve la foste presa con parenti serpenti, vigliacchi che vi hanno fregato la ragazza, gente che ha rovinato la vita a qualcuno cui volevate bene, assassini e speculatori in giacca e cravatta, persino capi di stato ladroni che si fanno ricchi sulla povera gente. Ma perché proprio con dei completi estranei che giocavano con le matite, che non avevano offeso altro che il vostro Dio? A meno che, tu-Said-non sia Dio (e allora diccelo!) o Dio non sia il migliore amico tuo o di tuo fratello, che magari è ancora nascosto in un armadio per la vergogna dopo l’ultimo tweet del giornale, messo fuori gioco proprio quando doveva prepararvi il minestrone…no. No, non ci siamo proprio. O ci raccontate la storia per filo e per segno-che se no dopo dobbiamo sentircela raccontata a tre quarti o meno da quelli che stanno per mettervi le mani addosso-ammesso che la vita vi consenta fiato fino a quel momento, o resterete fermi nella memoria collettiva, pure in quella dei vostri fratelli musulmani, come due emeriti coglioni. Nent’altro.

Forza, siete in una bella casa. Ci stanno un computer con microfono e webcam e una connessione wifi aperta. Vi aspettiamo…