Trieste spiegata agli italianiChiudono gli OPG. E ora? Intervista a Peppe Dell’Acqua

In base al codice Rocco degli anni ‘30, chi compie un crimine e viene dichiarato pericoloso e incapace di intendere e di volere viene rinchiuso in uno dei sei Ospedali psichiatrici giudiziari (Opg)...

In base al codice Rocco degli anni ‘30, chi compie un crimine e viene dichiarato pericoloso e incapace di intendere e di volere viene rinchiuso in uno dei sei Ospedali psichiatrici giudiziari (Opg) italiani.

Gli Opg si trovano a Montelupo FiorentinoAversaNapoliSalerno,Reggio Emilia, Barcellona Pozzo di Gotto e Castiglione delle Stiviere. Sono gli stessi luoghi che un tempo venivano chiamati “manicomi criminali” e che l’ex presidente della Repubblica Giorgio Napolitano ha definito “un autentico orrore, indegno di un paese appena civile”.

Secondo un articolo del decreto legge “svuota carceri” queste strutture dovevano essere chiuse entro il 31 marzo 2013, ma i rinvii si sono succeduti fino ad oggi e la data della loro definitiva chiusura è stata spostata al 31 marzo 2015.

La campagna StopOpg si batte per la loro abolizione e per garantire agli internati cure e assistenza lontano dal manicomio. Il comitato propone che ogni persona venga presa in carico da parte dell’Asl di riferimento e che venga seguita attraverso un progetto terapeutico riabilitativo individuale tramite i dipartimenti di salute mentale.

In vista della chiusura degli OPG ho intervistato Peppe Dell’Acqua per Fai Notizia, il format di inchieste distribuite di Radio Radicale.

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