Caduto da segretario e leader storico della Lega Nord, dopo gli scandali e le battaglia interne, a Umberto Bossi negli ultimi anni era rimasto un incarico, quello di presidente federale e a vita del partito. Non solo. L’ultimo congresso federale gli aveva assegnato pure la presidenza del Comitato di Disciplina e di Garanzia che «rappresenta l’organo di ultimo ed insindacabile appello rispetto ai provvedimenti disciplinari». Aveva in pratica l’ultima voce in capitolo sulle espulsioni dei militanti all’interno del movimento, dopo che diversi «bossiani di ferro» erano stati messi da parte negli anni passati. Ma adesso, durante il prossimo congresso di sabato 20 giugno a Milano in Corso Venezia – a porte chiuse e il giorno prima di Pontida – anche questi poteri potrebbero presto terminare. Il nuovo statuto che dovrà essere approvato prevede infatti un ridimensionamento per il vecchio leone padano. Le deleghe sul capitolo espulsioni dovrebbero andare all’attuale segretario in pectore Matteo Salvini, adesso avrà lui l’ultima parola.
16 Giugno 2015