La rete è molto più stupida della risposta di Miss Italia

Leggiamola assieme, la risposta che Miss Italia Alice Sabatini ha dato alla domanda di Claudio Amendola relativa all'epoca nella quale lei e le altre candidate avrebbero voluto aver vissuto: «Vorre...

Leggiamola assieme, la risposta che Miss Italia Alice Sabatini ha dato alla domanda di Claudio Amendola relativa all’epoca nella quale lei e le altre candidate avrebbero voluto aver vissuto: «Vorrei essere nata nel 1942, per vivere la Seconda Guerra Mondiale – ha detto Alice -. Sui libri ci sono pagine e pagine, io volevo viverla per davvero, poi essendo donna non avrei nemmeno dovuto fare il militare».

Gli utenti dei social network, c’era da scommetterci, l’hanno fatta a pezzi, inondando le bacheche di meme, di parodie come quella – molto riuscita – dei The Jackal, di battutone stile ultima fila di banchi in terza media, alla «avrei voluto vivere durante la guerra fredda, tanto avevo il cappotto». 

Di bello, c’è che per un giorno ci siamo evitati dotte disquisizioni su fantomatici piani Kalergi – una sorta di genocidio demografico e programmato dei popoli europei attraverso l’invasione di profughi e immigrati – di immagini inneggianti al Duce, che quando c’era lui c’era pure un welfare state da far invidia alla Finlandia, di vaccini che fanno diventare autistici, tesori segreti dei Rom, scie chimiche e complotti pluto-giudaico-massonici assortiti.

Per un giorno, per un meraviglioso giorno, Alice Sabatini ha fatto pulizia di tutto questo, dicendo – magari male, ma non era la consegna dei Nobel, era la finale di Miss Italia – una cosa bellissima e tutt’altro che banale. Che avrebbe voluto conoscere la Storia, un pezzo di storia terribile, la più terribile di tutte, per noi che ne siamo così vicini, di cui sono stati scritte migliaia di pagine e della quale lei, candidamente, ha ammesso di saperne poco. E proprio perché ne sapeva poco che è cascata su una buccia di banana, nella seconda parte della risposta, quella sulle donne. 

Ora a lei tocca il linciaggio, domani – probabilmente anche grazie a questa gaffe – la celebrità. E il popolo dei social network, che oggi passa per essere un’accolita di intellettuali consapevoli degli orrori della guerra e del nazifascismo, domani tornerà a essere una canea di frustrati che vorrebbe bombardare i barconi dei migranti. Qualche volta il mondo non è così ingiusto come sembra.