Avete presente quelle particolari serate (ma anche mattinate/pomeriggi, a seconda dei gusti), in cui avete zero voglia di uscire, magari perché siete appena rientrati a casa dal lavoro, o perché fuori c’è un tempo che assomiglia a una via di mezzo tra il diluvio universale e una nuova era glaciale, e l’unica cosa che vorreste realmente fare è stare seduti sul divano a fare overdose di serie TV armati esclusivamente di un telecomando e di un bicchiere di vino/birra/whisky – ma quando aprite il frigo o la cantina vi trovate di fronte a scaffali vuoti? Ecco, Amazon deve aver probabilmente pensato a questa particolare sensazione di vuoto, quando ha escogitato il suo nuovo, formidabile, servizio.
Perché a partire da questi giorni, i clienti dell’imperatore globale del commercio online residenti nell’isola di Manhattan, a New York, potranno ricevere birra, vino e alcolici di qualsiasi genere direttamente sul proprio portone di casa, nel giro di circa un’ora. Tutto questo, ordinando comodamente dall’apposita app di Amazon, che attraverso Prime provvederà a consegnare la merce desiderata in tempi da record. Incredibile, ma vero. Ed è doveroso evidenziare che il servizio imbastito nella Grande Mela non è neppure il primo esempio di one-hour delivery di alcolici: già lo scorso settembre, il Wall Street Journal aveva riportato di un analogo sistema di consegna, sempre a cura di Amazon, a Seattle, nello Stato di Washington – non nascondendo una certa preoccupazione per le decine di start-up alternative che propongono il medesimo servizio, costrette a convivere con l’ingombrante concorrenza della multinazionale. Nello Stato di Washington, Amazon dispone della licenza per distribuire alcolici; a New York, si limita all’imballaggio, subappaltando il servizio ad aziende specializzate nella consegna a domicilio: nella sola Manhattan, esistono centinaia di imprese che si occupano di “liquor delivery”.
A NYC, il costo della consegna in sessanta minuti, è di 7.99 dollari, che si aggiungono al prezzo dei prodotti ordinati (15 dollari l’ordine minimo) con l’apposita app Prime Now. Ma, udite udite, è prevista la consegna gratuita a coloro che non hanno fretta, e che sono disposti ad attendere fino a due ore per ricevere gli alcolici desiderati. Tuttavia, non sempre va tutto come previsto, e l’ottima idea è forse da perfezionare nella pratica: un reporter del New York Post ha sperimentato il sistema, piazzando un ordine di birre (una confezione da sei di Stella Artois e una lattina di Boddington’s Pale Ale, per la precisione) alle 6 del mattino, ma se le è viste recapitare non prima di quattro ore dopo.
Ma non è tutto. Oltre alla triplice minaccia vino-birra-alcolici, Amazon ha annunciato di aver messo a segno un altro colpo dal successo assicurato: l’alleanza con Eataly. Il gigante made in Farinetti con avamposto newyorkese, infatti, è ora partner: d’ora in poi, sarà possibile scegliere online, con un click, e ricevere a casa anche le specialità tricolori, consegnate a domicilio. Il servizio, naturalmente, è disponibile solo all’interno dei confini di Nuova York. Per chi volesse provarlo, sperimentando così l’emozione di ordinare sul proprio cellulare una bottiglia di una bevanda alcolica e una confezione di orecchiette Eataly, le opzioni, finora, sono due: trasferirsi a Manhattan, o attendere che Amazon arrivi ad applicare l’idea anche nel resto d’Italia oltre che nella sola Milano. In entrambi i casi, un’eventualità per cui vale la pena festeggiare con un brindisi. Magari con uno champagne consegnato a domicilio.
Aggiornamento. Milano come New York. Un servizio analogo, proprio a cura di Amazon, è a disposizione dei (fortunati) consumatori milanesi. Amazon Prime Now, dal tre novembre scorso, è operativo anche nel capoluogo lombardo, con consegna di merce in un’ora. Anche di alcolici. Un piccolo passo per una bottiglia di rum, un grande passo per l’umanità. Cin cin.