Cosa succede se sei una bambina che ama il mare e sogna una vita avventurosa, ma tuo padre vorrebbe che tu studiassi ingegneria oppure medicina. E nel tuo Paese, senza una precisa stabilita’ economica, la societa’ e’ un intruglio di valori islamici conservatori e occidentali. Per te e’ difficile persino ascoltare la tua di voce.
Della difficolta’ di capire se stessi e di ritagliarsi un ruolo in una societa’ in trasformazione parla Dare to Disappoint: Growing Up in Turkey, una graphic memoir autobiografica dal titolo irriverente (e dal fascino universale) realizzata da Őzge Samanci (www.ozgesamanci.com), artista turca nata nel 1975 a Izmir, ma trasferitasi negli Stati Uniti nel 2003. Uscita in inglese con gli editori americani Farrar Straux and Giroux nel novembre 2015, e’ riuscita ad incuriosire la stampa turca, come ha scritto New Republic.
La protagonista e’ Őzge – appunto – che da ragazzina si dipinge come un personaggio tenace e contestatore, ma forzatamente impegnata a compiacere la sua famiglia e a ricoprire un ruolo in una societa’ a volte brutale nei confronti delle donne. Dare to Disappoint non e’ solo un libro sul crescere in Turchia. Cattura anche un momento cruciale della storia di questo Paese: il racconto si svolge infatti tra il 1980 e il 2000, anni di grande cambiamento, dopo un colpo di stato. Quando, per esempio, sono arrivati sulla tavola di Őzge (fino a quel momento imbandita di prodotti monomarca) i corn flakes. E poi quando i turchi guardavano la soap opera americana Dallas che il governo lasciava passare in Tv: quando andava in onda “la vita si fermava” , scrive Őzge.
In questo volume Samanci utilizza una ironia disillusa ed un disegno minimalista ed espressivo capace di catturare i molti stati d’animo del personaggio principale. Nonostante la serieta’ di alcuni argomenti trattati – le misure repressive subito dopo il colpo di stato, le difficolta’ economiche e il pessimismo del padre in seguito ad una infanzia difficile – alla fine non si tratta di una lettura opprimente. Il finale e’ apertamente positivo. La protagonista vive un fatto violento che le cambia il modo di affrontare la sua vita. E allora il libro si chiude con una immagine che lancia un messaggio semplice (forse) ma importante in una regione che continua a dominare i titoli dei giornali. In sella ad un pesce volante che riflette i colori dell’arcobaleno, Őzge nuota felice mentre in alto a sinistra una frase riporta un pensiero che e’ un inno alla volonta’ di inseguire (con ottimismo) i propri desideri, nonostante tutto.
Quando era all’universita’, Samanci, che all’epoca studiava matematica ma era sempre interessata alla figura dell’artista, ha iniziato a pubblicare le sue vignette sul magazine umoristico turco Leman. I suoi disegni sono apparsi anche sulle riviste di arte e cinema, Milliyet Sanat e Altyazi, si legge nella sua biografia. Quando nel 2003 si e’ trasferita negli Stati Uniti, dove ha conseguito un Ph.D in Digital Media, invece di inviare email agli amici con i racconti del suo soggiorno, ha iniziato a pubblicano una sorta di web-comic, Ordinary Things www.ordinarycomics.com . E poi quando lavorava a Dare to Disappoint, ha assunto un incarico da assistente presso il Radio Tv and Film Department della Northwestern University dove insegna tuttora.